Movida Savona, Melis (M5S): “Toti lamenta quanto egli stesso ha prodotto”

“La radice di quanto accaduto va ricercata nelle sue ordinanze cercaconsenso"

Andrea Melis

Savona / Genova | “La coerenza, questa sconosciuta… verrebbe da dire leggendo la bacchettata di Toti nei confronti di alcuni sindaci liguri, tra cui la Caprioglio, pubblicamente redarguita perché non avrebbe fatto abbastanza, secondo lui, per evitare quelle foto e riprese circolate anche sui TG nazionali di assembramenti nella zona Darsena di Savona, luogo di ritrovo ricco di locali, accaduto venerdì sera. Chissà se a infastidirlo sono state le foto o la notizia in sé?”, dichiara il consigliere regionale Andrea Melis (M5S).

“Sabato sera sono andato anch’io a trascorrere qualche ora di relax nella mia città, rispettando ovviamente le regole, e devo dire che ho visto uno spiegamento di forze dell’ordine di tutto rispetto. Ho parlato con alcuni gestori di locali e mi auguro che ci sia un confronto tra l’amministrazione comunale e loro per trovare soluzioni condivise, al netto che dobbiamo tutti valutare sempre con attenzione il contesto e, qualora non ci fossero le condizioni per mantenere il distanziamento sociale, cercare altri luoghi di svago. Che nelle nostre città non mancano”.

“Detto ciò – continua Melis – fa sorridere l’incoerenza del Governatore Toti: prima, e questo ormai accade da settimane, firma ordinanze per riaperture accelerate (anticipando e spesso contrastando persino le disposizioni del Governo), lancia messaggi chiari ed evidenti che “si deve ripartire”, come certamente vogliamo tutti, ma predispone indicazioni confuse; poi, bacchetta un sindaco perché accade esattamente quello che lui stesso ha prodotto generando una cultura della scarsa attenzione”.

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“Un atteggiamento questo che conferma quanto sia scorretto. Scorretto perché i Sindaci hanno dovuto cercare una sintesi “corretta” tra i decreti del Governo e le sue ordinanze, oltre poi ad affrontare i problemi locali ordinari, e perché avrebbe dovuto concertare prima con i Sindaci le proprie ordinanze e poi emanarle. Invece di fare uscite fuori luogo, si affianchi ai Sindaci prima, non dopo. Quello che certamente non serve è un ulteriore livello di confusione in questa fase estremamente delicata”, conclude Melis.