Regione Liguria “Formazione per la ripresa”, una nuova arma per ripartire

Bando da 4 milioni di euro dal Fondo sociale europeo. Soddisfazione di Camere di Commercio e Associazioni di categoria liguri per il piano da 4 milioni di euro in voucher formativi. Obiettivo: 4mila persone

Palazzo Lamba Doria, entrata della Camera di commercio a Savona

Genova / Savona | Un piano straordinario di ‘formazione per la ripresa’ con un bando da 4 milioni di euro dal Fondo sociale europeo per realizzare attività formative a distanza di supporto ad aziende e lavoratori in modo da agevolare il più possibile la riapertura delle attività economiche in piena sicurezza a seguito dell’emergenza Covid. Lo ha approvato la Giunta regionale, su proposta dell’assessore alla Formazione Ilaria Cavo, quale risposta alle problematiche emerse a seguito alla pandemia, in relazione alla necessità di modificare l’organizzazione del lavoro e, al contempo, di acquisire nuove competenze. Si stima il coinvolgimento di almeno 4mila persone.

“Questo intervento – afferma il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti – si aggiunge all’impegno di questa Giunta per accompagnare e sostenere, dopo la lunga fase di lockdown, la riapertura delle attività produttive. Oggi, a fronte di dati sanitari incoraggianti che attestano come il virus stia progressivamente mollando la presa sul nostro territorio, è fondamentale garantire una ripresa piena dell’economia e, al contempo, la sicurezza dei lavoratori, fornendo strumenti utili a rispondere in modo efficace alle nuove esigenze del mondo del lavoro. Questo bando, frutto di un confronto con le categorie produttive, va esattamente in questa direzione”.

Destinatari del bando sono lavoratori occupati o in regime di cassa integrazione residenti o domiciliati in Liguria a cui saranno erogati ‘voucher formativi’ da utilizzare per la formazione a distanza da parte degli enti di formazione, che potranno aderire all’iniziativa attraverso una ‘manifestazione di interesse’. Al lavoratore verrà consegnata una sorta di buono formativo di partecipazione; il voucher sarà erogato all’ente di formazione sulla base degli allievi che avranno concluso positivamente il percorso.

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“Stiamo lavorando per trasformare questo momento di crisi in un’opportunità di potenziamento del sistema produttivo nel suo complesso – aggiunge l’assessore Cavo – garantendo l’acquisizione delle regole necessarie per ripartire e rafforzando le competenze di imprenditori e lavoratori a fronte dei cambiamenti imposti dalla pandemia che abbiamo affrontato. Con questo bando attiviamo un sistema snello e personalizzato che consente di accedere a contenuti formativi indispensabili per la riapertura in sicurezza delle attività produttive. Si tratta di uno strumento facilmente fruibile, flessibile e diversificato in rapporto alle esigenze di ciascun lavoratore”.

È stato infatti definito un Catalogo dell’offerta formativa diviso in tre sezioni: guida rapida per la ripresa, lezioni smart per la ripresa, orientamento e certificazione delle competenze. Ciascuna sezione prevede corsi brevi, relativi a materie trasversali o specifiche, fruibili a distanza in modo personalizzato per acquisire competenze, conoscenze e abilità utili ad affrontare in sicurezza la riapertura delle attività e il ritorno al lavoro nella fase2: tra i temi affrontati, l’organizzazione del lavoro rispetto al rischio di contagio, la protezione individuale, la sanificazione dei locali, il rapporto tra haccp e covid-19, l’accoglienza dei clienti ma anche web marketing di base e avanzato, nuove modalità di vendita in relazione al distanziamento sociale (ad esempio on line, consegna a domicilio).

Per quanto riguarda i destinatari, vengono considerati ‘occupati’:

  • titolari e soci di micro, piccole, medie e grandi imprese con sede legale in Liguria e iscritte alla Camera di Commercio di competenza;
  • lavoratori dipendenti di micro, piccole, medie e grandi imprese assunti presso una sede operativa/unità produttiva localizzata sul territorio di Regione Liguria, rientranti nelle seguenti categorie:

lavoratori con contratto di lavoro di diritto privato a tempo indeterminato o a tempo determinato (in entrambi i casi sia a tempo pieno, sia a tempo parziale);

soci-lavoratori di cooperative (sia che partecipino o non partecipino agli utili);

nel solo caso di impresa familiare, di cui all’art. 230-bis del Codice Civile, i collaboratori o coadiuvanti dell’imprenditore che prestano in modo continuativo la propria attività di lavoro nell’impresa (coniuge, parenti entro il terzo grado, affini entro il secondo);

coadiuvanti delle imprese commerciali ed i soci lavoratori di attività commerciale e di imprese in forme societarie, individuate dagli imprenditori, compresi gli artigiani.

  • lavoratori autonomi e liberi professionisti con domicilio fiscale localizzato in Liguria che esercitano l’attività sia in forma autonoma sia in forma associata.

Vengono ricompresi anche i lavoratori beneficiari delle diverse tipologie di cassa integrazione, ovvero: Cassa integrazione guadagni ordinaria (CIGO); Assegno Ordinario (FIS); Cassa integrazione guadagni straordinaria (CIGS); Cassa integrazione guadagni in deroga (CIGD).

I commenti delle associazioni di categoria e delle Camere di commercio

“Una nuova arma per affrontare la ripartenza”: così le Camere di Commercio di Genova e Riviere di Liguria Imperia La Spezia SavonaAssociazioni Regionali di Confindustria, Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato, Cna e Alleanza delle Cooperative vedono il piano approvato oggi dalla Regione Liguria – a grande richiesta del sistema camerale e di quello associativo – che stanzia 4 milioni di euro del Fondo Sociale Europeo per finanziare un catalogo di corsi di formazione destinati a imprenditori i lavoratori alle prese con le difficoltà della ripartenza.

I corsi e i seminari, che saranno organizzati rigorosamente a distanza, saranno accessibili tramite lo strumento del voucher formativo e rivolti a tutta la platea di imprenditori e lavoratori occupati o “sospesi” durante il lockdown (compresi i cassintegrati) per adeguarne le competenze e le dotazioni tecnologiche minime alla nuova realtà che si è aperta con la crisi sanitaria. Corsi e seminari dovranno essere individuati d’intesa con i datori di lavoro per garantire la condivisione sugli obiettivi da raggiungere

“Il nuovo bando deliberato oggi dalla Regione – commenta il Presidente della Camera di Commercio di Genova Luigi Attanasio –  ci piace sia nel metodo, che è stato quello della concertazione con le Associazioni di categoria,  sia nel merito, perché consente di trasferire rapidamente alle imprese, in un momento di grandissima difficoltà, le conoscenze necessarie per ripartire: dalle informazioni su come contenere il contagio a quelle su come operare in smart working con strumenti digitali, dalle strategie di marketing per il rilancio al reperimento delle finanze necessarie. In questo modo aiutiamo le imprese liguri a investire sul proprio capitale umano, che a mio avviso è la freccia principale al nostro arco per centrare l’obiettivo della ripartenza”.”

Secondo il Presidente della Camera di Commercio Riviere di Liguria Luciano Pasquale “Sicurezza, digitalizzazione, comunicazione sono le tematiche più importanti su cui articolare strategie formative in grado di dare alle imprese solidi strumenti conoscitivi per affrontare in modo adeguato la fase della ripartenza post emergenza Covid-19. In questo senso il piano di sostegno alla formazione messo a punto dalla Regione rappresenta una risposta tempestiva alle istanze delle aziende e delle categorie economiche” .

“L’obiettivo strategico – chiudono i rappresentanti regionali di Confindustria, Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato, Cna e Alleanza delle Cooperative – è quello di trasformare questo momento di crisi in un momento di potenziamento del sistema nel suo insieme, garantendo l’acquisizione delle regole necessarie per ripartire e rafforzando le competenze dei lavoratori per far fronte alle mutate condizioni nel mercato del lavoro. Con questo piano contiamo di poter coinvolgere tutti gli enti di formazione accreditati e raggiungere ben 4mila fra imprenditori e lavoratori”.