Mercatone Uno, ntesa sul ricorso alla Cigd per causale Covid-19

A braccia incrociate

Savona / Roma | C’è intesa sul ricorso alla Cigd per causale Covid-19 per 9 settimane per i 1.643 dipendenti ex Mercatone Uno in Abruzzo, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Toscana, Trentino, Umbria e Veneto. I sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno formalizzato con la direzione di M. Business S.r.L. l’accordo sull’accesso all’ammortizzatore sociale in deroga per i lavoratori attualmente sospesi in Cigs a zero ore fino al 23 maggio, data prevista di cessazione del Programma di esercizio di impresa avanzato dai Commissari. La triade commissariale, già da tempo, ha avanzato istanza per ottenere una proroga del termine di esecuzione del Programma, proponendo in alternativa l’introduzione di una norma ad hoc in attesa che l’emendamento proposto venga recepito nella fase di conversione in Legge del Decreto Liquidità. Tale variazione consentirebbe di prorogare il Programma dei Commissari e di accedere alla Cigs per cessazione di attività della durata di 12 mesi, assicurando la migliore tutela della posizione dei dipendenti.


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Si formalizzano intanto le cessioni autorizzate dal Mise nelle scorse settimane. I sindacati hanno siglato con la direzione aziendale e i Commissari l’accordo sulla cessione alla società Rica Gest S.r.L. dei 5 punti vendita di Calenzano, Monterosi, Roma, San Giuseppe di Comacchio e Villanova d’Albenga che prevede la piena salvaguardia degli attuali livelli occupazionali, con l’assorbimento di tutti i 155 lavoratori.

«La cessione di questi primi negozi risentirà comunque nei tempi di attuazione dei riflessi negativi della crisi pur rappresentando un positivo sbocco per i 155 dipendenti interessati» ha dichiarato la segretaria nazionale della Fisascat Cisl Aurora Blanca sottolineando ancora una volta la drammatica situazione in cui versano i dipendenti M. Business sui quali si è abbattuta anche l’emergenza sanitaria, affievolendo il lume di speranza legato alla cessione del compendio aziendale

«Le difficoltà emerse nella procedura di cessione per l’individuazione di acquirenti in possesso dei necessari requisiti atti ad assicurare la continuità dell’attività aziendale e dell’occupazione sono sicuramente oggi aggravate dal contesto emergenziale» ha dichiarato la sindacalista evidenziando anche che~ «l’imminente scadenza del programma di cessione rischia di compromettere pesantemente un’azione già in sé difficile».

La sindacalista stigmatizza anche «la mancata attuazione da parte dell’Inps delle disposizioni faticosamente ottenute in tema di base di calcolo per l’integrazione salariale» come previsto dal Decreto Milleproroghe varato nei mesi scorsi. Per Blanca «è indispensabile, in questo momento, che venga disposta una proroga finalizzata a consentire la prosecuzione dell’attività dei Commissari~e l’individuazione di una norma ad hoc tesa a procrastinare la validità delle licenze per realizzare ogni azione volta a offrire una prospettiva occupazionale ai dipendenti tuttora in forza all’Amministrazione Straordinaria». «Diversamente – ha concluso la sindacalista – si rischierebbe una deriva dall’esito assolutamente nefasto in contrasto con la fiducia manifestata dai lavoratori nelle istituzioni anche in questa drammatica situazione che il Paese sta attraversando».