Fase 2, Guarini (Fisascat Cisl): «la contrattazione definisca nuovi modelli organizzativi”

Davide Guarini

Roma, 15 maggio 2020 «La contrattazione accompagni le riaperture con la definizione di nuovi modelli organizzativi, condivisi e sostenibili, finalizzati al mantenimento dell’occupazione e a garantire salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Gli aspetti connessi all’organizzazione del lavoro e allo svolgimento delle prestazioni anche da remoto sono quanto mai centrali nella gestione dei rapporti di lavoro e dovranno essere oggetto di confronto anche nei tavoli di rinnovo dei contratti nazionali scaduti nel terziario privato che interessano oltre 4milioni di addetti». È questo l’auspicio espresso dal segretario generale della Fisascat Cisl Davide Guarini alla vigilia dell’avvio della Fase 2 dal 18 maggio, ad oltre tre mesi dall’apertura dello stato di emergenza epidemiologica Covid-19.

«Sono stati mesi difficili per i lavoratori del commercio, turismo e servizi, tra i settori del terziario privato a vario titolo maggiormente coinvolti dai provvedimenti del Governo finalizzati a fronteggiare la pandemia» ha aggiunto il sindacalista sottolineando che «nella Fase 1 il lockdown varato dal decisore politico ha sancito da una parte la chiusura di buona parte delle attività commerciali dei generi non alimentari e praticamente di tutti gli esercizi pubblici, delle attività di ristorazione, e, dall’altra, alcuni comparti, considerati alla stregua dei servizi essenziali, sono stati sottoposti ad uno stress aggiuntivo, con aperture nei settori della distribuzione commerciale dei generi alimentari e farmaceutica come nei servizi di pulizia e in quelli dell’assistenza e della cura alla persona, che hanno visto in prima linea complessivamente oltre 2milioni di lavoratrici e lavoratori svolgere, nelle prime fasi del fenomeno, quando vi erano seri problemi di approvvigionamento delle mascherine, le proprie prestazioni anche in carenza di Dpi con una pericolosa esposizione al rischio contagio».

«Altri 5 milioni di addetti del commercio, turismo e servizi sono stati interessati dall’ammortizzatore sociale tra Fis e Cigd, e molti di questi da circa due mesi sono ancora in attesa di ricevere il sostegno al reddito» ha stigmatizzato Guarini evidenziando «quanto, in questa fase, la bilateralità contrattuale abbia contribuito a dare risposte all’emergenza nell’erogazione di prestazioni sanitarie attraverso i fondi di assistenza sanitaria integrativa che hanno implementato l’offerta dei piani sanitari con una copertura ad hoc per Covid-19 attiva per i sinistri dal 1° gennaio al 30 giugno 2020, dimostrando la validità delle relazioni sindacali partecipative e degli strumenti bilaterali messi in campo attraverso la contrattazione».

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