Regione Liguria e Rsa, Viale: “ripensare mondo assistenza terza età”

“dobbiamo concentrarci su due temi: la formazione del personale e le dimensioni delle strutture”

Sonia Viale

Genova | La vicepresidente e assessore alla Sanità di Regione Liguria, Sonia Viale, ha dato incarico ad Alisa di iniziare a tracciare un percorso di revisione del sistema di autorizzazione e accreditamento delle Rsa liguri. L’obbiettivo è “Ripensare il mondo dell’assistenza alla terza età pensando anche al futuro e, alla luce delle criticità riscontrate durante l’emergenza coronavirus, avviare la progressiva riconversione di quelle residenze che, per limiti strutturali e organizzativi, non possano garantire adeguati standard di qualità, con un accompagnamento e una valorizzazione dell’esperienza comunque maturata. Vogliamo far diventare la Liguria, che è la regione più anziana d’Europa, la migliore nell’assistenza agli anziani”.

“Il dialogo costante con gli enti gestori durante la pandemia da covid-19 – afferma l’assessore Viale – dovrà proseguire anche nei prossimi mesi, avendo un obiettivo comune che è il benessere delle persone. E per questo dobbiamo concentrarci su due temi: la formazione del personale, che dev’essere preparato per affrontare situazioni complesse, e le dimensioni delle strutture, facendo tesoro delle criticità riscontrate durante la pandemia, che ha messo in evidenza luci e ombre della situazione attuale. È ormai indispensabile la presenza di personale preparato sulle infezioni ospedaliere, anche con corsi mirati come avviene in sanità, di geriatri e di spazi aperti adeguati. Questi obiettivi devono essere raggiunti garantendo un equilibrio tra qualità e sostenibilità economica delle strutture”.

“Per questo – prosegue l’assessore Viale – il dialogo con gli enti gestori deve proseguire, così come abbiamo fatto anche nel periodo della pandemia, condividendo quasi quotidianamente i problemi legati all’emergenza. Grazie a questo, abbiamo sostenuto le Rsa in relazione, ad esempio, alla carenza dei Dpi, inserendole nella distribuzione regionale, oppure alla carenza di personale, garantendo il supporto di professionalità idonee provenienti sia dal sistema sanitario regionale, sia dalla Protezione civile sia, anche, dall’Esercito. E abbiamo anche garantito il dialogo con i responsabili dei reparti di Infettivologia delle varie Asl. Senza dimenticare che la Liguria è stata la prima regione a realizzare i test sierologici a tappeto nelle strutture, coinvolgendo sia gli ospiti che gli operatori”. “Mi auguro – conclude la vicepresidente Viale – che tutte le resistenze manifestate dalle opposizioni durante il dibattito sulla riforma della legge sull’autorizzazione e accreditamento o su argomenti di stretta organizzazione delle strutture, come la videosorveglianza, vengano meno e che la politica tutta, insieme agli enti gestori, lavori per occuparsi del benessere dei nostri anziani”. 

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In merito alla lettera sulle Rsa diffusa da alcuni organi di stampa, precisa una nota dell’Ente, «Regione Liguria respinge ogni interpretazione di indicazioni date dal sistema sanitario regionale alle Rsa, indicazioni che si sono limitate a segnalare alle stesse le regole, i compiti e le linee di indirizzi previsti dai decreti ministeriali dall’emergenza covid. Le Rsa sono strutture in grado di fornire assistenza e cure appropriate ai loro ospiti, con precise responsabilità in capo ai loro vertici e direzioni sanitarie. Responsabilità a cui le indicazioni di Alisa si sono sempre e rigorosamente richiamate. Da Alisa, inoltre, fin dai primi giorni dell’emergenza è stato garantito ogni supporto tecnico e pratico e in termini di fornitura di Dpi, per quanto nella disponibilità del sistema sanitario regionale. Questo sostegno si è spinto fino al punto di fornire agli enti gestori, ancorché strutture private, il personale necessario a sostenere il loro straordinario sforzo. Regione e Alisa sono ben consapevoli dell’impegno e della dedizione che tutto personale delle Rsa ha dimostrato di fronte alla pandemia che ha investito anche la Liguria e per questo vanno ringraziati, insieme ai medici, agli infermieri e agli oss del sistema sanitario regionale. Regione Liguria è stata straordinariamente presente nel sostenere questi enti nei loro compiti istituzionali e contrattuali. Corre tuttavia l’obbligo di ribadire che le strutture del sistema sanitario regionale hanno sempre e in ogni momento offerto e garantito la gura più appropriata a tutti i pazienti che ne avessero bisogno, provenissero dalle Rsa o da qualunque altro luogo della nostra regione. Con le Rsa saranno affrontate insieme le loro difficoltà, per dare la migliore assistenza possibile agli anziani ospiti e alle loro famiglie» conclude la nota.