Liguria, Garante dei diritti dell’infanzia: “subito un decreto del governo a tutela i minori”

Lalla e Arkel: “è necessario un decreto governativo detto di 'accudimento' che preveda interventi di qualità, diversificati per fasce di età, da parte di educatori, pedagogisti, operatori sociali coordinati dai Comuni maggiori delle Regioni”

Francesco Lalla e Dario Arkel

Genova | Un decreto del Governo dedicato ai minori per affrontare in modo adeguato le prossime fasi dell’emergenza sanitaria. È la richiesta avanzata nella videoconferenza nazionale dei Garanti venerdì scorso, condivisa anche dal Garante dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza della Regione Liguria Francesco Lalla e da Dario Arkel dell’Ufficio di Garanzia.

«Perché bambini e ragazzi possano sostenere nel modo meno problematico la “quarantena” alla quale sono sottoposti – affermano – è necessario un decreto governativo detto di “accudimento” che preveda interventi di qualità, diversificati per fasce di età, da parte di educatori, pedagogisti, operatori sociali coordinati dai Comuni maggiori delle Regioni. È importante – aggiungono – valutare da subito quali interventi possano riguardare prioritariamente i più piccoli, e affrontare urgentemente anche le problematiche dei minori diversamente abili. Un’attenzione speciale va rivolta – sottolineano – al mantenimento delle visite dei genitori separati, favorendo la possibilità di spostamento di quanti di loro risiedono in altri luoghi».

Lalla e Arkel suggeriscono i particolari dell’intervento governativo: «La pianificazione deve riguardare anche il modo di fare scuola on line, concordando una programmazione confacente ai bisogni dei bambini, che non possono passare tutto il tempo a loro disposizione davanti al computer. Vanno, inoltre, considerati anche coloro che sono sprovvisti di personal computer. Ci auguriamo – concludono – che linee guida fondamentali e precise siano costruite e presentate adesso perché possa essere sperimentato un “’progetto di azioni a catalogo” alla scadenza della Fase 2 da svolgere agevolmente nel passaggio alla Fase 3, quella che si prevede di più significativo superamento dell’emergenza Coronavirus».

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Nel corso della videoconferenza nazionale sono emerse le problematiche legate all’emergenza Covid-19 durante la quale i Garanti regionali hanno dovuto confrontarsi tra imposte limitazioni e diritti non più tutelati. «Difficoltà gestite in precedenza con fatica che oggi necessitano urgentemente di una maggiore interlocuzione con il governo».