Liguria, quasi la metà delle Rsa presenta criticità

Viale: "Le azioni che verranno licenziate domani con un’apposita ordinanza sono a supporto delle strutture: non sono previste misure di indagine su cosa non abbia funzionato ma misure a supporto e di valutazione su cosa sia possibile migliorare"

Anziano sostegno caregiver

Genova | Quasi la metà delle RSA presenta in Liguria ancora situazioni di criticità. L’assessore regionale alla Sanità Sonia Viale durante il quotidiano punto sulla situazione della pandemia covid-19 ha fornito alcuni dati. “Ieri con la task force appositamente costituita in Alisa con il Prof. Palummeri – ha affermato l’assessore Viale – abbiamo avviato una mappatura delle criticità per poter implementare in modo mirato le azioni già messe in campo, tenuto conto che le Rsa più critiche sono circa il 40% del totale mentre il 60% delle strutture è riuscito a contrastare la diffusione del virus”.


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Per quanto riguarda i Dpi, ha aggiunto l’assessore, “oggi grazie alla protezione civile ne abbiamo distribuito una quantità importante, compresi i camici. Le azioni che verranno licenziate domani con un’apposita ordinanza sono a supporto delle strutture: non sono previste misure di indagine su cosa non abbia funzionato ma misure a supporto e di valutazione su cosa sia possibile migliorare. Inoltre metteremo a disposizione personale adeguatamente formato, che possa intervenire con efficacia e incisività, mentre è stato molto ben accolto il personale volontario, 13 medici e 5 infermieri, inviati dalla Protezione civile. Su impulso della Prefettura di Imperia da domani entreranno in servizio nel territorio della Asl1 altri 9 infermieri provenienti dalle strutture sanitarie della Marina Militare di Taranto, Brindisi e La Spezia”.

La vicepresidente Viale ha poi aggiunto che “i test sierologici avviati su 20mila persone tra ospiti e lavoratori delle Rsa per anziani, verranno estesi anche alle residenze per le persone disabili e per i pazienti psichiatrici. Ad oggi sono già stati effettuati oltre 10mila test. Di una parte di questi sono arrivati i primi risultati: su 2.353 test eseguiti sugli ospiti, l’86% non è venuto a contatto col virus (test negativo). Per quanto riguarda il personale, su 1.682 test di cui abbiamo il risultato, il 91% non è entrato in contatto con il virus (test negativo). È evidente – conclude l’assessore – che il risultato del test è valido in relazione esclusivamente al momento in cui viene eseguito”.