Ponte di Genova, Toti: “simbolo della Liguria che non si arrende e di un Paese che dovrà essere pronto a ripartire”

Ponte Genova visita 5 aprile 2020

Genova | Il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti, in visita al cantiere del nuovo ponte di Genova che oggi ha raggiunto i 900 metri di struttura in quota sui 1060 previsti, con il varo dell’impalcato da 50 metri tra la pila 12 e la pila 13.“ Questo cantiere, che non abbiamo mai voluto fermare – ha dichiarato Toti – rappresenta la capacità della nostra città e della nostra regione di reagire a tutto quello che è successo in questi anni. Ne abbiamo passate tante, ma abbiamo saputo rialzarci, come sapremo rialzarci dall’emergenza Covid-19”.

“Abbiamo chiesto che quest’opera andasse avanti – aggiunge Toti –  ed è stato così, ovviamente con tutte le precauzioni che hanno permesso a tutti di lavorare ogni giorno in piena sicurezza.  Qui abbiamo avuto anche una persona che è stata contagiata dal Coronavirus, ma tutta la squadra che era con lui si trova in quarantena e nessuno correalcun rischio”. “Abbiamo deciso, tutti, di comune accordo – prosegue – che questo ponte dovesse andare avanti perché è il simbolo dell’Italia che ce la fa, ma non solo questo, è anche il simbolo di un’Italia che dovrà essere pronta per ripartire, con tutte le carte in regola. Poi, in concreto, questo ponte è molto importante per la Liguria, per i porti di Genova e Savona, per il turismo, per tutto quello che dovremmo fare nel prossimo futuro”.

“Abbiamo tenuto aperti anche i cantieri dello Scolmatore del Bisagno, quelli che stanno rifacendo le dighe dei porti danneggiati dalle mareggiate quelli che si stanno occupando di rifare le strade franate a causa del maltempo – prosegue Toti – Insomma, la Liguria non si è fermata e credo che chi può, ovviamente senza trascurare in alcun modo la sicurezza, debba continuare a lavorare, perché lo fa anche per quegli  infermieri che sono arrivati volontari oggi all’aeroporto, lo fa per tutti i medici, gli infermieri e gli operatori sanitari che ogni giorno rischiano nei nostri ospedali per salvare la vita dei malati. Lo fa per tutti noi e per il nostro futuro”.

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