Albenga, Ceriale, Villanova e Cisano: “Servono misure particolari per la tutela del settore del florovivaismo della Piana”

"I Comuni, pur vicini agli imprenditori agricoli, da soli non possono trovare le risorse necessarie a fare in modo che l'economia di questo settore non rischi di morire. Il florovivaismo della Piana di Albenga non può e non deve essere l'ennesima vittima del Coronavirus"

floricoltura riviera Liguria ponente

Albenga / Ceriale | I sindaci Riccardo Tomatis (Albenga), Luigi Romano (Ceriale), Pietro Balestra (Villanova d’Albenga), Massimo Niero (Cisano sul Neva) nella giornata di ieri hanno inoltrato una lettera al presidente Conte, al ministra all’Agricoltura Teresa Bellanova, al presidente di Regione Liguria Giovanni Toti, all’assessore all’Agricoltura Regione Liguria Stefano Mai e a tutti i parlamentari della Provincia di Savona affinché si facciano carico della particolare situazione che l’emergenza legata al Coronavirus ha determinato nel settore florovivaistico della Piana ingauna.

Le aziende sono state colpite duramente e proprio nel pieno della loro stagione produttiva. Si sono trovate improvvisamente a dover fronteggiare, non solo i danni derivanti dal mancato guadagno che prevedevano per questo periodo, ma anche quelle per lo smaltimento dell’invenduto. “Questi fattori combinati tra loro rischiano di generare conseguenze drammatiche e irreversibili. I Comuni, pur vicini agli imprenditori agricoli, da soli non possono trovare le risorse necessarie a fare in modo che l’economia di questo settore non rischi di morire. Il florovivaismo della Piana di Albenga non può e non deve essere l’ennesima vittima del Coronavirus. Non possiamo permetterlo e non possiamo permettercelo” affermano i sindaci. La richiesta è stata dunque quella di stanziare risorse e “prendere in carico la particolare situazione della Piana di Albenga e del suo immediato entroterra realtà unica e con caratteristiche che la rendono particolarmente fragile e in questo momento a rischio”.