Emergenza coronavirus e negozi alimentari, i sindacati scrivono al presidente del consiglio Conte: “per lavoratori turni massacranti”

scaffali negozio

Savona / Roma | Prevedere “un’ulteriore razionalizzazione degli orari di apertura dei negozi alimentari e commerciali, con 12 ore massime di apertura al giorno e la chiusura domenicale”. I sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, in una lettera congiunta trasmessa al Presidente del Consiglio Conte, esortano il Governo ad aumentare ulteriormente le misure previste dall’ultimo DPCM.

“Le lavoratrici ed i lavoratori del commercio – scrivono nella nota unitaria – sono chiamati in questa fase di emergenza ad uno sforzo suppletivo per assicurare le aperture con turni di lavoro massacranti che mettono a dura prova anche le stesse imprese che hanno il dovere di assicurare l’incolumità dei propri collaboratori, notevolmente esposti al rischio contagio con i flussi di clientela che si susseguono”. Per i sindacati “Identici correttivi devono essere adottati anche per le attività dei servizi di ristorazione sempre previsti nell’art 1 c. 2 del DPCM dell’11 marzo”.

“Anche nella fase di emergenza come nella normale congiuntura – sottolineano – è necessario dotare il comparto della distribuzione commerciale e le attività di servizi di un giusto equilibrio tra fornitura di servizi di vendita e tempi di vita-lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori, garantendo loro il recupero delle ore di riposo e la conciliazione con la vita sociale e personale”.

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