Liguria, Toti, “bene ristoro somme urgenze ma rimane grave carenza infrastrutturale”

Durante l'incontro oggi a Palazzo Nervi, "Abbiamo illustrato ai sindaci, alle parti sociali e a tutti i presenti quali opere abbiamo chiesto al ministero delle Infrastrutture di mettere tra le priorità delle priorità"

Palazzo Nervi, sede della Provincia di Savona

Savona | C’è stato oggi a Palazzo Nervi un ulteriore incontro – promosso dal presidente della Provincia di Savona Pierangelo Olivieri – tra il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti sindaci del territorio e i rappresentanti degli enti locali, delle categorie economiche e sindacali; erano presenti anche gli assessori alla Protezione Civile Giacomo Giampedrone e all’Agricoltura Stefano Mai. I problemi sono a tutti noti e di nuovo non è emerso nulla, se non l’annuncio fatto giusto stamattina a Roma dal premier Conte che il Consiglio dei ministri ha dato il “via libera a ulteriori 208 milioni di euro per le 12 regioni colpite dal maltempo a novembre: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Toscana e Veneto”, e che la quota più consistente – 77 milioni – è stata riservata proprio alla Liguria.

“La copertura totale delle somme urgenze, deliberata oggi dal governo – è stato il commento del presidente di Regione Liguria, Giovanni Toti –, è una buona notizia ma rimangono altri 500 milioni di euro circa di danni al patrimonio pubblico, senza contare i danni al comparto privato che auspichiamo di poter affrontare il prima possibile. Rimane, soprattutto, una grave carenza infrastrutturale che viene da molto lontano e che l’ondata di maltempo non ha che aggravato. Per superarla c’è bisogno di spingere tutti insieme, con grande energia determinazione e senza divisioni”.

Durante l’incontro oggi a Palazzo Nervi, “Abbiamo illustrato ai sindaci, alle parti sociali e a tutti i presenti quali opere abbiamo chiesto al ministero delle Infrastrutture di mettere tra le priorità delle priorità – ha aggiunto Toti -. Alcune di queste fanno già parte del bando di rinnovo delle concessioni autostradali pubblicato dal Mit e quindi ci auguriamo che possano rapidamente vedere almeno una bozza di progettualità e di tempistica. Su altre c’è bisogno di spingere tutti insieme: credo che giornate come questa diano forza al territorio per esprimere la necessità colmare in tempi adeguati un gap infrastrutturale che risale a molti anni fa. Certamente bisogna tener presente che stiamo parlando di investimenti di molti miliardi euro e di progetti complessi ma credo sia maturata una consapevolezza nuova e diversa circa l’esigenza di mettere la questione ligure, e nello specifico del ponente, all’agenda del governo”.

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“È giunta l’ora – ha sottolineato il presidente Toti – che venga programmato il raddoppio ferroviario di ponente, il potenziamento della Savona-Torino e della Savona-Alessandria così come altre opere fondamentali per la Liguria. Tra queste, la Carcare-Pedrosa-Albenga che è molto richiesta da questo territorio ma costituisce un investimento molto oneroso su cui bisognerà lavorare intensamente per trovare le risorse. In questo senso, credo si possa fare un ragionamento su una strada a pedaggio, su cui Regione può essere in qualche modo coinvolta e anche protagonista, insieme magari ad alcune concessionarie già presenti sul territorio o altre che possono essere interessate. Si tratta quindi di un lavoro composito, che va fatto in fretta senza divisioni, perché il gap infrastrutturale da scontare è pesante e dobbiamo uscire dall’ottica dell’emergenza per entrare finalmente in questo Paese, e la Provincia di Savona non fa eccezione, anzi ne è un esempio, nell’ottica della prevenzione e della lungimiranza. Va innescato, insomma – ha concluso Toti – un cambio culturale verso una politica di riduzione del danno per il bene del Paese, della Liguria e di questa Provincia”.