Alberghiero Alassio e l’anno del turismo Italia – Cina

Salza: “L’anno del 'Dragone', prosegue il preside, pone molte occasioni per dare concretezza ai traguardi fissati dal piano triennale dell’offerta formativa nell’ambito della collaborazione tra scuola e territorio per lo sviluppo delle principali economie del Ponente Ligure"

Anno cultura e turismo 2020

Alassio | Dopo Expo 2015 il centro studi f.m. giancardi dell’alberghiero della città del muretto si candida ad un ruolo di supporto ai territori per l’anno Italia – Cina del turismo e della cultura 2020. “La scuola – come spiega il Dirigente Scolastico Massimo Salza – ha iniziato il 2020 ponendo al centro della riflessione le opportunità turistiche regionali, nazionali ed internazionali per l’economia del nostro bacino d’utenza. Tra le tante opzioni, il nostro Istituto, pone al centro della riflessione di amministratori pubblici, associazioni di categoria, aziende ed opinion leader, il ‘2020, anno del gemellaggio Italia – Cina’”.


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“L’anno del ‘Dragone’, prosegue il preside, pone molte occasioni per dare concretezza ai traguardi fissati dal piano triennale dell’offerta formativa nell’ambito della collaborazione tra scuola e territorio per lo sviluppo delle principali economie del Ponente Ligure. Il bacino d’utenza del nostro Istituto, che abbraccia l’arco di costa compreso tra il Golfo Dianese e Loano, concentra oltre il 50% dell’offerta ricettiva ligure e, sommato al primato in campo agricolo della piana albenganese e della Valle Arroscia, dà la misura del potenziale del nostro territorio rispetto allo scenario regionale.

“Oltre alla posizione strategica del porto di Genova per il cosiddetto progetto ‘Via della seta’, anche le altre eccellenze della nostra regione possono giocare un ruolo importante con enogastronomia e turismo. I dati ENIT parlano di aumento medio nelle preferenze dei turisti cinesi del17%negli ultimi 10 anni,di 3 milioni di arrivi e 5 milioni di presenze e nel Bel Paese davanti a Francia, Germania e Spagna. Questi sono costituiti per il 59% da “Millennials”, la maggior parte (60%) sceglie hotel, il restante 40% soggiorna in resort di lusso o ville di campagna; le ricerche attestano che provengono primariamente dalle grandi città: Pechino, Shanghai, Guangzhou e Tanjin, che sono benestanti e che apprezzano l’Italian Style: dal vino al cibo, daldesign all’abbigliamento”. Il dottor Salza considerando il potenziale turistico invita tutti gli attori, istituzionali ed economici ad aprire un tavolo di confronto per verificare insieme a, le potenzialità del 2020, anno del turismo Italia – Cina.