In progettazione il Museo della Città di Albenga

La volontà è quella di ridefinire gli spazi espositivi di Palazzo Oddo allo scopo di costituire un nuovo polo museale permanente dedicato all'archeologia dell'antica città di Albingaunum

Interno Magiche trasparenze in Palazzo Oddo ad Albenga

Albenga | È stata assegnata all’Architetto Luca Dolmetta la realizzazione del progetto per l’allestimento della prima sezione del Museo della Città di Albenga. Il progetto nasce dall’esigenza di ripensare e riorganizzare la mostra “Magiche Trasparenze”, nata come esposizione temporanea nel 2009. L’Architetto, che si è già occupato del progetto del Museo Navale, opererà in stretta connessione con la Soprintendenza seguendone le linee guida.


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La volontà è quella di ridefinire gli spazi espositivi di Palazzo Oddo allo scopo di costituire un nuovo polo museale permanente dedicato all’archeologia dell’antica città di Albingaunum. La riorganizzazione degli spazi prevede, innanzitutto, lo spostamento del front-desk relativo all’accoglienza del pubblico e la biglietteria al piano terra.Tenendo poi conto che da tale spazio si transiterà in uscita alla visita, in quest’area sarà realizzato anche il bookshop per la vendita di gadget e pubblicazioni inerenti il patrimonio archeologico. Da qui i visitatori saranno accompagnati nel loro viaggio nell’archeologia ingauna accedendo al primo piano sede dell’esposizione (per i visitatori diversamente abili sarà possibile raggiungere il percorso tramite l’ascensore posto nel cortile del Palazzo a piano terra).

L’esposizione occuperà tutti gli spazi del primo piano, attualmente dedicati alla mostra “Magiche Trasparenze”, per un totale di 15 ambienti divisi in 6 sezioni (1- Un fiume, una città; 2- Albenga prima di Albingaunum: i Liguri Ingauni; 3- Albingaunum; 4- Il territorio municipale di Albingaunum; 5- La rinascita della città in età tardo antica; 6- Le aree archeologiche) che racconteranno la storia di Albenga dall’insediamento dei Liguri Ingauni alla rinascita della città come sede episcopale in età tardo antica.

Il museo ospiterà circa 500 reperti di grandissimo interesse accuratamente selezionati e schedati dalla dottoressa Marta Conventi della Soprintendenza, dall’archeologa Chiara Pannelli e dall’archeologa Francesca Girarldi. All’interno dell’area museale saranno presenti anche alcuni pannelli dedicati alle aree archeologiche di epoca romana, tardo antica e medievale della città e alcuni percorsi di visita ai principali monumenti aventi il fine di invitare i visitatori, una volta usciti dal museo, a scoprire le evidenze sul territorio.

Afferma il sindaco Riccardo Tomatis: “Il museo unico della nostra città si pone, non solo come uno spazio espositivo, ma come centro attivo per la valorizzazione delle numerose aree archeologiche di Albenga. Siamo molto soddisfatti di aver fatto un ulteriore passo avanti verso la valorizzazione della realtà culturale, storica ed archeologica della nostra città e dei risvolti turistici a cui questo porterà”. Per il vicesindaco Alberto Passino “Un ulteriore passo è stato fatto per il completamento delle linee guida dettate dal tavolo tecnico che si è insediato 2 anni fa e che ha già dato grandi risultati, basti pensare all’apertura dell’ufficio IAT alla base della torre Civica e alla realizzazione del progetto del museo navale. Questo è un ulteriore passo avanti che ci fa molto piacere e procede lungo il solco tracciato dalla sinergia degli Enti interessati che sono il Comune di Albenga, la Sovrintendenza, la Fondazione Oddi e l’Istituto Studi Liguri, a riprova del fatto che il dialogo porta sempre buoni frutti e la cooperazione ancora di più. Si tratta di un altro tassello che va a completare il mosaico di una rivoluzione e rigenerazione della nostra offerta museale a vantaggio di un turismo culturale nei confronti del quale Albenga ha sempre avuto dei numeri da poter spendere e che, siamo certi con il tempo potrà solo incrementare”.