Liguria, Consiglio regionale: dibattito sui documenti finanziari e di bilancio (2)

Il Palazzo di Regione Liguria in Piazza De Ferrari a Genova

Genova | La maggioranza ha oggi approvato in Consiglio regionale i documenti finanziari e di bilancio. Prima si è svolto il dibattito con gli interventi critici dei consiglieri di minoranza e la replica del presidente di giunta Toti. Alice Salvatore (Mov5Stelle) ha presentato la seconda relazione di minoranza del gruppo sui provvedimenti economico finanziari. «Almeno nel primo anno della legislatura – ha esordito – noi abbiamo avuto un atteggiamento collaborativo e di ascolto della giunta per vedere quali fossero gli intendimenti dell’amministrazione eppure abbiamo registrato un atteggiamento di totale chiusura rispetto alle proposte e ai suggerimenti che prospettavamo in quest’aula, suggerimenti dettati dal buon senso». Il consigliere ha lamentato che in Consiglio non sarebbe possibile fare un vero dibattito, nonostante le emergenze che riguardano il territorio ligure. Rispetto alla manovra regionale del 2020 Salvatore ha definito «irrisorie» le cifre stanziate per la difesa del suolo e ha ricordato gli ultimi eventi franosi avvenuti nelle settimane scorse sottolineando che tutti i Comuni liguri sono a rischio idrogeologico. «Dei 95 progetti per la difesa del territorio, che mi sono stati segnalati dalla giunta a seguito di una mia interrogazione – ha aggiunto – la maggior parte sono ancora in fase di progettazione preliminare, vanno a risolvere situazioni vecchissime e, comunque, sono stati avviati in altre legislature». Rispetto a ordine pubblico e sicurezza, Salvatore ha rilevato che la cifra stanziata nel 2020 è diminuita: «C’è stato un cambiamento forte per una voce di bilancio così importante anche per il contrasto alla criminalità organizzata, ormai diffusa in tutto il territorio regionale». Forti critiche sono state espresse anche sulla politica regionale sulla sanità: «Ospedali e Asl sono allo sbando totale, manca una programmazione e un coordinamento che abbiano come traguardo agevolare sia l’assistenza al paziente che l’attività degli operatori». Il consigliere ha rilevato, in particolare, lunghe liste di attesa per ottenere le prestazioni richieste e la carenza di personale medico e ha aggiunto: «Il libro bianco sulla sanità è rimasto solo una bella lettura senza riscontro nella realtà». Salvatore ha lamentato, infine, una politica commerciale regionale che premierebbe la grande distribuzione danneggiando i piccoli esercenti. Il consigliere ha poi illustrato gli ordini del giorno presentato dal gruppo.

Dopo la relazione di Alice Salvatore si è aperta la discussione generale.

Mauro Righello (Pd) ha criticato l’utilizzo dei Fondi europei su cui ha lamentato anche l’assenza di report sul loro impiego da parte della Regione accusando la giunta di non investire nella prevenzione per la tutela del territorio e di concentrarsi solo sulla protezione civile. «C’è un preoccupante invecchiamento della popolazione – ha aggiunto – soprattutto nelle aree interne dovuto anche alla carenza di servizi che potrebbero essere migliorati grazie ai Fondi europei». Altre critiche hanno riguardato la mancata trasformazione dell’ospedale di Cairo in “ospedale di area disagiata”, la carenza di personale nella rete di assistenza sociosanitarie e le politiche per lo sviluppo turistico e delle imprese. «Occorre potenziare – ha concluso – il trasporto su ferro rispetto al trasporto su gomma».

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Andrea Melis (Mov5Stelle) ha fatto riferimento ai dati riportato sul DEF circa la riduzione della crescita della Liguria: «Sono stime che sicuramente risentono di un delicato contesto italiano e internazionale, tuttavia su questo dato va anche misurata l’azione politica all’interno della regione». Melis ha aggiunto: «Ho trovato, in questi anni, una scarsa correlazione fra quanto è stato fatto dalla giunta e gli effetti misurabili sul territorio». Il consigliere ha lamentato una carenza di iniziative da parte della giunta per migliorare non solo le grandi, ma anche le piccole infrastrutture viarie dell’entroterra: «Nel nostro territorio – ha detto – ci sono aree che si trovano in un isolamento completo». Fra gli altri temi sollevati da Melis, la capacità della Liguria di spendere i fondi comunitari e più attenzione anche agli scali portuali oltre quello genovese.

Giovanni Lunardon (Pd) ha accusato la giunta di «occultare la situazione in cui versa la Liguria» e, a questo proposito, ha illustrato i dati della Banca d’Italia dei primi nove mesi del 2019 e ha citato, fra questi, la tendenza negativa del turismo, delle esportazioni liguri, dell’occupazione e dei traffici portuali. Lunardon ha sottolineato che in buona parte dei settori citati la Liguria sarebbe in controtendenza rispetto agli indici positivi registrati a livello nazionale o delle regioni del nord ovest. «Eravamo in stagnazione e resteremo in stagnazione. Questa – ha aggiunto – è la realtà con cui dobbiamo confrontarci e le azioni della giunta non sono in grado di invertire questa tendenza». Forti critiche sono state espresse anche sulla gestione del settore sanitario e sulle modalità di privatizzazione di alcuni ospedali.

Francesco Battistini (Linea Condivisa) ha sottolineato la necessità di intervenire nella difficile situazione ambientale dell’area intorno al fiume Magra legata alla presenza di numerose discariche ora chiuse e ha annunciato la presentazione di alcuni ordini del giorno in cui vengono chiesti stanziamenti per la bonifica della zona e un fondo annuo per mettere in sicurezza il territorio da un punto di vista sanitario. Il consigliere ha illustrato, fra gli altri, un altro ordine del giorno in cui chiede l’istituzione di una società in house nella asl5 per salvaguardare il posto di lavoro dei 158 operatori sociosanitari impiegati nei poli spezzini.

Gianni Pastorino (Linea Condivisa) rispetto alla situazione socio-economica ha rilevato: «Questa è una regione che mantiene elementi di preoccupazione» e, passando al settore sanitario, ha ricordato un episodio che ha costretto alcuni pazienti oncologici in cura presso l’ospedale San Martino a ricorre alle prestazioni presso la asl2: «Quanto è accaduto – ha detto – è molto grave al punto che ha comportato anche l’intervento della Procura della Repubblica». A partire da questo episodio il consigliere ha lamentato una carenza più generale nella programmazione degli acquisti delle strumentazioni in campo sanitario. Pastorino ha invitato la giunta ad una riflessione per mettere in atto politiche per garantire un’occupazione qualificata in Liguria.

Marco De Ferrari (Mov5Stelle) ha sottolineato la gravità dell’emergenza climatica auspicando che «questo tema sia messa al centro dell’attività regionale. E’ bene che il bilancio di previsione – ha detto – sia impegnato per finanziare l’attuazione dei 17 obbiettivi dell’Agenza 2030 degli Accordi di Parigi. Anzi si dovrebbe anche andare oltre con ulteriori investimenti pe la tutela ambientale e della biodiversità». Il consigliere ha chiesto, inoltre, che nel prossimo triennio siano aumentati gli stanziamenti per garantire la piena operatività dei parchi liguri. Il consigliere ha ribadito l’importanza delle questioni ambientali già sottolineate nella relazione illustrata nella seduta di martedì scorso.

Fabio Tosi (Mov5Stelle), partendo da un episodio personale, ha lamentato carenze nel sistema di emergenza sanitaria. «Chi gestisce la situazione nei pronto soccorso della Liguria? Quanto spendiamo per garantire la pulizia e il lavaggio della biancheria?» ha domandato Tosi. Il consigliere ha invitato i colleghi dell’Assemblea e gli assessori a compiere verifiche e sopraluoghi nelle strutture sanitarie.

Sergio Rossetti (Pd) ha esordito lamentando che l’ospedale di Albenga è stato affidato all’Istituto Galeazzi ma – ha detto – la cardiologia nello stesso ospedale resterà comunque privatizzata: «Questo – ha aggiunto – non è un processo di integrazione corretta fra pubblico e privato». Il consigliere ha aggiunto: «La sanità è fuori controllo e la giunta lascerà una eredità di non sostenibilità economica e senza, peraltro, colpire il disavanzo che la Liguria ha in pancia». Secondo il consigliere la Regione sarebbe assente nella gestione dello sviluppo economico e nell’agricoltura. Il consigliere, infine, ha accusato la giunta di avere aumentato la pressione fiscale. Rossetti ha annunciato voto contrario ai provvedimenti di bilancio

Juri Michelucci (Italia Viva) è tornato sulla gestione della rete sanitariarilevando la carenza di personale. Il consigliere, successivamente, ha ricordato la vicenda dei 158 operatori socio sanitari che operano presso la asl5 e le azioni avviare per tutelare il loro posto di lavoro. «Nel merito della questione sanitaria – ha aggiunto – ribadiamo che c’è stato in questi ultimi anni un aumento delle tasse, anche se la giunta sventola una situazione opposta rispetto alla pressione fiscale». Il consigliere ha denunciato una situazione di stagnazione della Liguria da un punto di vista economica della Liguria e, infine, ha lamentato una politica ambientale e carente, soprattutto per quanto riguarda la gestione dei parchi.

Il presidente Giovanni Toti ha replicato agli interventi dei consiglieri di minoranza rispondendo alle obiezioni presentate dai consiglieri di minoranza. «Per quanto riguarda i dati economici – ha esordito – non vorrei fare l’ennesimo balletto di cifre. Potrei dire, però, che i dati di Banca d’Italia sono superati dagli ultimi dati ISTAT del 12 dicembre scorso e che il fabbisogno di lavoro di Unioncamere dà la Liguria in crescita, al contrario di altri dati precedenti dello stesso INPS. Sicuramente l’Italia cresce poco, sicuramente la Liguria potrà, spero, in futuro crescere di più. Penso che i dati vadano utilizzati nel modo più neutro possibile». Toti ha poi condiviso alcune delle questioni sollevate dalle opposizioni: «Concordo sulla necessità di programmare il raddoppio della ferrovia a Ponente, la Pontremolese, di sbloccare gli appalti bloccati delle varianti Aurelia, sulla necessità che ENEL abbia politiche di attenzione nei confronti della città di Spezia. Il tema è – ha precisato – che sono politiche governative o di aziende che lavorano su linee guida del Governo passate in Commissione parlamentare a Roma». Sul tema delle infrastrutture il presidente ha sottolineato l’impegno della giunta con il Governo: «Abbiamo ribadito la necessità non solo di un tavolo Liguria, ma anche di sbloccare e finanziare finalmente opere che aspettiamo da moltissimo tempo. Potrei aggiungere la grande diga del Porto di Genova, per cui siamo sostanzialmente in fase di progettazione. Su questo – ha rilevato – tutto l’aiuto che le opposizioni potranno dare è assolutamente benvenuto e troverà questa Amministrazione disponibile a cogliere ogni suggestione, ma è evidente che dipende più dai Gruppi parlamentari, che voi in qualche modo rappresentate per affinità politica, che non da questa Amministrazione». Toti ha sottolineato la competenza statale anche sulla questione della sicurezza sollevata da Alice Salvatore: «La sicurezza, la formazione delle Forze dell’ordine e la loro dotazione è un tema di duplicazione da spesa di un’altra Amministrazione competente. La sicurezza del Paese è competenza assoluta del Parlamento e del Governo e auspico che in questa Legge finanziaria ci sia tutto quello che il consigliere ha chiesto». Il presidente ha replicato anche alle critiche circa la gestione della sanità in Liguria: «Rilevo a chi ci chiedesse per quale motivo in questa Legge di stabilità vi sono contenuti una mole di investimenti così importanti, che questo avviene perché il Patto per la salute è stato firmato e approvato dal Governo e dalla Conferenza delle Regioni solo nella Conferenza di ieri. Questo sblocca molti miliardi di investimenti nell’edilizia sanitaria e sono quegli investimenti che, ripartiti, faranno parte della dotazione appunto prevista per La Spezia sui 25 milioni di euro». Il presidente, per quanto riguarda gli interventi in materia di edilizia sanitaria ha rinviato ai provvedimenti assunti dalla giunta. Il presidente ha sottolineato un altro aspetto: «Sono particolarmente lieto – ha aggiunto – non solo che arrivino i 40 milioni di investimenti sulle dotazioni tecnologiche, ma sono orgoglioso di averne anticipato un pezzo, 25 milioni con fondi regionali e, soprattutto, che è stato approvato un emendamento proposto dall’assessore Viale in Conferenza degli Assessori regionali alla salute che prevede, in caso di urgenza, la possibilità di saltare quelle gare molto onerose dal punto di vista di tempo e di introdurre una sorta di somma urgenza non solo nel rinnovo dell’edilizia sanitaria, ma anche nel rinnovo dei macchinari e della dotazione tecnologica. Spero che questo, a regime, possa evitarci di arrivare in situazioni di disagio, di cui ci siamo già scusati con gli utenti, ma che molto spesso sono frutto di combinati disposti al di là delle responsabilità del singolo, che certamente comunque indagheremo fino in fondo». Il presidente ha, poi illustrato alcuni degli emendamenti presentati dalla giunta.