Ufficio Unico Sicurezza Urbana: ordine pubblico, presidi stradali e lotta allo spaccio

Il primo mese di lavoro dell'Ufficio Unico Sicurezza Urbana delle polizie locali di Loano, Albenga e Finale

Controlli Polizia Locale a Loano

Loano / Albenga / Finale Ligure | Hanno visto impegnati sette equipaggi e una dozzina di agenti i controlli coordinati messi in atto sabato 7 dicembre dall’Ufficio Unico Sicurezza Urbana dell’associazione delle polizie locali “Riviera di Ponente” che riunisce i corpi delle polizie municipali di Loano, Albenga e Finale Ligure sul territorio della città dei Doria.

Dalle 18 e fino alla mezzanotte circa 12 agenti dell’Ufficio Unico Sicurezza Urbana dell’associazione (provenienti dal comando di Albenga, dal comando di Loano e dal comando di Finale Ligure) hanno passato al setaccio i parchi cittadini e diversi locali della “movida”, controllando anche una settantina di persone in tutto. Un cittadino marocchino, regolare sul territorio italiano, è stato trovato in stato di ubriachezza nella zona del parco Don Leone Grossi. Alla vista delle divise, l’uomo ha reagito insultando ed aggredendo gli agenti. Per questi motivi è stato denunciato, oltre che per ubriachezza, per resistenza ed oltraggio a pubblico ufficiale. Gli è stato anche imposto il divieto di ritorno nell’area dei giardini per l’intera serata.

Ulteriori controlli saranno messi in atto nelle prossime settimane anche a Finale Ligure e per tutta la durata delle festività natalizie sui territori dei tre comuni: “Servizi di questo genere – spiegano il sindaco di Loano Luigi Pignocca, il sindaco di Finale Ligure Ugo Frascherelli ed il sindaco di Albenga Riccardo Tomatis – non hanno solo lo scopo di garantire l’ordine e la sicurezza nelle aree dei parchi e nelle zone maggiormente sensibili delle nostre città, ma hanno anche l’obiettivo di trasmettere a residenti ed ospiti un certo senso tranquillità, specie in un periodo di grande afflusso turistico come le festività natalizie. Gli agenti di polizia locale sono a disposizione dei cittadini per ogni necessità. Sinergie di questo genere sono fondamentali per ottimizzare le risorse e garantire in maniera ancora più efficace la sicurezza di tutti”.

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Nel corso dell’ultimo mese sono diversi e assai rilevanti i risultati ottenuti dal nuovo Ufficio Unico. Nel corso delle scorse settimane il personale dei tre comandi di polizia locale ha effettuato diversi interventi di presidio stradale: tali controlli hanno consentito l’identificazione di circa 240 conducenti di veicoli e hanno permesso di contestare, oltre illeciti amministrativi relativamente comuni, anche quattri casi di guida senza patente. Di questi, due sono assai particolari. In uno, un conducente residente nell’entroterra savonese che in passato era già stato segnalato altre otto volte per guida senza patente è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria: le norme prevedono che, in caso di ripetizione dell’illecito, il guidatore recidivo sia sottoposto a processo penale con conseguente sequestro (con finalità di confisca) dell’auto; in questo caso l’automobilista è stato sorpreso al volante di un’auto già posta sotto sequestro. Nell’altro caso il conducente ha cercato di evitare il controllo dandosi alla fuga: il suo tentativo, però, ha messo a serio rischio l’incolumità del personale, perciò oltre alla segnalazione per guida senza patente il conducente è stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale.

Nelle scorse settimane l’Ufficio ha firmato il dispositivo di allontanamento di alcuni spacciatori che, colti in flagranza di reato, hanno anche subìto la condanna al “divieto di dimora nella provincia di Savona”. Stessa misura di “divieto di dimora nella provincia di Savona” è stata inflitta ad un marocchino (iniziali S.H.) segnalato più volte a svolgere attività illecite in prossimità delle scuole medie di Albenga e quindi tratto in arresto dal personale dei tre Comuni in un’attività congiunta effettuata sul territorio albenganese.

Gli agenti hanno segnalato alla prefettura di Savona quattro consumatori di stupefacenti e hanno recuperato alcune dosi di eroina, cocaina ed hashish. I loro pusher si sono resi protagonisti di due rocambolesche fughe e perciò non sono stati ancora identificati. In un altro caso gli operatori hanno denunciato per detenzione a fini di spaccio in concorso due pregiudicati stranieri, E.L.T. e K.K., ai quali sono state anche sequestrate diverse banconote frutto dell’illecita attività.

Lo scorso 29 novembre è stato denunciato lo spacciatore marocchino E.H.H. il quale, alla vista degli agenti, si è dato alla fuga gettandosi nel greto di un rio; i suoi “clienti” sono stati identificati e segnalati quali consumatori di stupefacenti. La droga rinvenuta sul posto (eroina) è stasta sequestrata. Inoltre, nel corso dell’ultimo mese gli agenti hanno effettuato altre sette perquisizioni personali.

“Dall’inizio effettivo delle attività del nuovo Ufficio Unico Sicurezza Urbana – sottolinea Luigi Pignocca – si è assistito ad un sensibile aumento delle attività inerenti la sicurezza urbana sui territori dei tre comuni. La possibilità di attingere al personale in base alle mutevoli esigenze dei tre territori comunali ha come ricaduta positiva una maggiore tempestività degli interventi e di conseguenza una più rapida risposta alle esigenze ed alle segnalazioni giunte dai cittadini, senza dimeneticare una migliore efficacia dell’intervento dettata dal numero maggiore di operatori impiegati”.

Riccardo Tomatis aggiunge: “La scelta di professionalizzare in materia di sicurezza urbana un gruppo di agenti ed ufficiali dei comandi di Albenga, Loano e Finale ha portato ad un cambiamento di approccio nei confronti dei soggetti controllati, verso i quali non vengono effettuati solo meri accertamenti documentali ma anche (tramite le forze di polizia dello Stato) la consultazione delle banche dati Ced-Sdi, con la verifica delle pendenze e dei precedenti a loro carico. Tale possibilità permette di perseguire e terminare attività anche già iniziate in altri territori da altre forze di polizia”.

Ugo Frascherelli conclude: “I sequestri di denaro e di stupefacenti, nonché dei veicoli e dei dispositivi di telefonia utilizzati dai pusher per le attività illecite, sono stati in grado di mettere sotto pressione la microcriminalità locale, che ora è obbligata a cambiare metodologia di azione per cercare di sottrarsi ai controlli e sequestri degli agenti in divisa. In virtù di ciò oggi sono fortemente diminuiti gli assembramenti di pusher e nullafacenti, con il risultato di aver diminuito il senso di disagio nei residenti e turisti ed aumentando il senso di sicurezza urbana”.