Coldiretti Liguria, filiera agroalimentare estesa per far crescere i territori

"i prodotti liguri sono sempre più ricercati all’estero, mentre sul territorio rappresentano un’importante attrazione per i turisti interessati ad assaggiare i piatti tipici e portare con sé a fine vacanza souvenir enogastronomici locali"

Presidente Coldiretti Liguria Gianluca Boeri

Albenga / Genova | Secondo Coldiretti Liguria i cibi italiani, ottenuti anche con i prodotti liguri, tra i quali spiccano olio extravergine d’oliva, pesce, ortaggi, vino ecc., sono diventati nel mondo sinonimo di salute grazie alla notorietà della Dieta mediterranea acquisita con l’iscrizione nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’umanità dell’Unesco, una dieta tra le più equilibrate a livello mondiale, considerata inoltre allunga-vita. “È anche per questo – prosegue Coldiretti – che i prodotti liguri sono sempre più ricercati all’estero, mentre sul territorio rappresentano un’importante attrazione per i turisti interessati ad assaggiare i piatti tipici e portare con sé a fine vacanza souvenir enogastronomici locali. L’enogastronomia, inoltre, per il territorio ligure, rappresenta un grande patrimonio per l’ambiente: il paesaggio è, infatti, caratterizzato dalle produzioni agricole presenti, con, ad esempio, i tipici terrazzamenti, che scandiscono gli spazi e contrastano il degrado ed il dissesto idrogeologico in zone collinari, dove inoltre i classici muretti a secco rappresentando un elemento di attrazione turistica».

“I primati del Made in Liguria a tavola, apprezzati sia a livello nazionale sia all’estero, sono un importante riconoscimento del ruolo del settore agricolo e ittico per la crescita sostenibile della nostra regione” commentano il presidente di Coldiretti Liguria Gianluca Boeri e il delegato confederale Bruno Rivarossa secondo i quali “per sostenere il trend di crescita dell’enogastronomia serve agire sui ritardi strutturali dell’Italia e sbloccare tutte le infrastrutture, in modo da migliorare i collegamenti anche con il resto del mondo: questa mancanza per la nostra regione rappresenta un danno in termini di minor opportunità di export al quale si aggiunge il maggior costo della “bolletta logistica” legata ai trasporti e alla movimentazione delle merci”.