Orientamenti, intesa tra Regione Liguria, Confindustria e Usr

Siglato patto “Adotta un Istituto”; Brugnoli: “nel resto dell’Europa la formazione tecnica viene vista come la chiave di volta per le imprese”

Una stretta di mano

Genova | “Adotta un Istituto”: un’intesa che si prefigge di favorire l’incontro tra gli Istituti tecnici e professionali di Genova e le aziende associate a Confindustria per ampliare l’offerta formativa, favorire l’acquisizione di dotazioni tecnologiche per la scuola, i percorsi di alternanza scuola-lavoro e facilitare le collaborazioni tra aziende e istituti scolastici ai fini anche delle assunzioni future. Il patto è stato siglato oggi all’interno del Salone Orientamenti tra Regione Liguria, Confindustria e Ufficio scolastico regionale. Alla firma dell’accordo erano presenti l’assessore regionale alla Formazione Ilaria Cavo, il vicepresidente di Confindustria nazionale Giovanni Brugnoli e Loris Perotti dell’Ufficio Scolastico Regionale.

Questo progetto sperimentale ha lo scopo di favorire il ravvicinamento tra le attività formative e specifiche esigenze di figure tecnico-professionali. Si tratta della prosecuzione di quanto aveva auspicato lo scorso anno al Salone Orientamenti il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia che ha portato all’adesione di 15 realtà industriali del territorio che hanno già adottato altrettanti Istituti tecnici genovesi. Tra le principali imprese che hanno aderito figurano: AMIU, ABB, CETENA, Costa Crociere, ERG, Fincantieri, Gruppo Messina, Leonardo. Siemens, Sogegross, Vernazza.

“È un grande segnale – afferma l’assessore regionale alla Formazione Ilaria Cavo – Segno che le idee che nascono a Orientamenti non si fermano e vengono concretizzate. Avere un elenco di aziende che si sono assunte la responsabilità di adottare, cioè avere cura di istituti tecnici professionali per far loro capire cosa avviene nel mondo del lavoro, è molto importante per aiutare le scuole a far emergere le professionalità corrette, dotarsi dei laboratori giusti, e fare diventare quegli istituti di appeal per altri ragazzi che possono così decidere di iscriversi. Perché la formazione tecnica non è secondaria ad altri tipi di scelta e infatti le industrie stanno investendo”.

Pubblicità

La carenza di formazione tecnica è stata sottolineata quest’oggi anche dal vicepresidente di Confindustria Giovanni Brugnoli. “Sono solo 11.000 – ha detto Brugnoli – gli iscritti negli ITS (Istituti Tecnici Superiori) in Italia, mentre ammontano a 800mila in Germania, 300mila in Inghilterra e 474.000 in Francia. Questo significa che nel resto dell’Europa la formazione tecnica viene vista come la chiave di volta per le imprese. Per questo noi siamo a disposizione, come Confindustria, e lanciamo anche un grido di allarme perché da qui al 2025 l’80% dei lavoratori in Europa dovrà avere alte competenze perché le formazioni basse non serviranno più, almeno nel nostro Paese. Nei prossimi tre anni saranno 200mila le figure professionali altamente qualificate di cui avremo bisogno, in particolare nei settori dell’Ict, dell’agroalimentare, della meccanica, del tessile, della cantieristica”.

“L’iniziativa Adotta un Istituto è importante – ha sottolineato il presidente di Confindustria Genova Giovanni Mondini – da tempo abbiamo un percorso di collaborazione con Regione Liguria e con gli istituti tecnici e scientifici. Ci crediamo molto e ci stiamo impegnando, sia come Confindustria nazionale che territoriale perché riteniamo che il divario esistente tra la domanda delle aziende e l’offerta vada colmato con le necessarie figure tecniche. Infatti tra l’82 e l’88% di coloro che escono dagli Istituti tecnici trovano lavoro. Pertanto bisogna investire su questo, mettendoci a disposizione della scuola”.

Nel corso della mattina si è svolta la riunione della IX commissione delle regioni (Commissione istruzione e formazione professionale) sul tema la scuola delle regioni. Sono stati condivisi i modelli e le esperienze sul territorio nazionale ed è stata ribadita la necessità di investire sul saper fare e sul rafforzamento della filiera dell’istruzione professionale. “Noi regioni ci siamo e facciamo scuola – hanno detto Cristina Grieco , assessore della Regione Toscana e coordinatrice della commissione e Ilaria Cavo assessore della Liguria che ha ospitato l’evento – Deve esseerci però tutto il sistema. Devono essere sempre più coinvolti i docenti e le imprese e chiediamo una maggiore attenzione del governo. Si auspica che il taglio di 50 milioni di euro al sisstema duale annunciato nella Legge finanziaria venga scongiurato perché questo sistema è quello che permette agli studenti di entrare nel mondo del lavoro con competenze solide e operative”.

Nella riunione è stato presentato e condiviso il patto della formazione proposto dagli enti che prevede 10 punti di attenzione riguardanti il rafforzamento dei percorsi di istruzione e formazione professionale.Nel corso della mattina sono stati premiati anche i ‘Ragazzi in Azienda’, nell’ambito del progetto voluto da Regione Liguria e portato avanti insieme a Confindustria e all’Ufficio scolastico regionale con l’obiettivo di costruire un sistema ligure di orientamento.

Il progetto nato all’interno dell’iniziativa “Progettiamocilfuturo” ha visto in questo terzo anno di attività il coinvolgimento di 2032 ragazzi della scuola secondaria di primo grado di cui 1000 a Savona, 568 a Genova, 302 alla Spezia, 162 a Imperia e 143 aziende, 97 Istituti comprensivi e 244 classi. Le classi vincitrici sono risultate a Genova l’Istituto comprensivo di Cornigliano, a Imperia l’Istituto comprensivo di Diano Marina e alla Spezia l’Istituto comprensivo Cervi Favaro.

Orientamenti – Per approfondire

[related_post]