Alassio, L’Isola che c’è: Battaglia risponde ad Avogadro

L'assessore alle Politiche Sociali respinge al mittente le accuse dell'ex sindaco

Il Palazzo del Comune di Alassio
 Alassio | LETTEREeINTERVENTI. «Gentilissimo Prof. Avogadro,   
 sono l’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Alassio, Giacomo Battaglia.   
 Mi hanno parlato di un post ripreso da taluni social web, relativo ad alcune supposte problematiche rispetto al Centro Anziani “L’Isola che c’è” di Via Robutti.   
 “Problematiche ed esigenze”, così le chiama lei, di minore attenzione “verso gli Alassini meno giovani”.  
 Prima di risponderle mi permetta di scusarmi di non avere mai avuto occasione di incontrarla, forse perché non ho mai sentito parlare di lei, così come, immagino, lei di me.   
 Non potevo, quindi, che andare su internet per acquisire notizie.  
 Complimenti vivissimi: Senatore della Repubblica, più volte Sindaco di Alassio, Professore di Lettere alle medie di Laigueglia, solo per citarne alcuni.  
 Un curriculum di prestigio che però, mi permetta, nella fattispecie in esame, non si sposa né per forma né per sostanza alla sua persona: per la forma perché se io avessi avuto le sue capacità e la sua esperienza - di essere nominato Senatore della Repubblica e Sindaco di Alassio - avrei telefonato all’Assessore alle Politiche Sociali e gli avrei rappresentato le mie perplessità, considerazioni e, perché no, non avrei lesinato qualche consiglio; per la sostanza perché tutte le sue considerazioni sono strumentali e senza fondatezza.  
 Le uniche verità contenute nel suo show mediatico, ché di questo e solo di questo si tratta, sono state le parole di lode, più che mai da me condivise, dedicate a Loretta Zavaroni.  
 Detto ciò ora le rispondo punto per punto:
 —Innanzitutto vorrei ricordarLe che i locali “dell’Isola che C’è”,  insieme ad altre proprietà, erano stati acquisiti in precedenza dall'allora sindaco Melgrati nell'ambito della trattativa con l’Asl per il contenzioso relativo ai lasciti dell’ospedale di Alassio; e che il progetto del centro per Anziani era già stato avviato proprio dall’amministrazione Melgrati bis, sempre sotto l’egida della dott.ssa Zavaroni, anche allora Assessore al sociale... Lei ha dunque potuto raccogliere i frutti del lavoro fatto da “altri”... 
—Per il resto, forse Lei non sa che il centro anziani “L'Isola che C'è” continua ad essere positivamente gestito dalla Gesco, da tre associazioni  di volontariato locali in collaborazione con l'ufficio Politiche Sociali e un attivo gruppo di anziani partecipa alle attività mensili. Le proposte vengono infatti programmate ogni mese in una riunione a cui partecipa l'ufficio Politiche sociali, la Gesco, le associazioni e i rappresentanti stessi degli anziani.  
 —Il ventaglio delle proposte spazia da ginnastica dolce, musica dal vivo, balli di gruppo, tornei di carte, di freccette, incontri culturali, teatro, ecc. I questionari sulla qualità del servizio somministrati annualmente denotano un servizio che funziona e gli stessi anziani propongono ciò che gradiscono di più per l'anno successivo. Inoltre in questi ultimi anni il gruppo anziani ha avviato e consolidato una serie di attività di socializzazione che vanta numerosi partecipanti: pranzi, feste, gite e momenti conviviali. 
—L'impegno dell'Assessorato che mi è stato affidato è sempre consistente sia dal punto di vista economico, mettendo a disposizione fondi necessari per tutte le attività svolte dalla Gesco e per le attività di animazione  delle associazioni di volontariato presenti, sia di disponibilità a risolvere eventuali problematiche che emergono.  
Ultimamente sulla base di una impellente necessità emerse da richieste del tribunale dei minori e di un progetto per sostenere bambini in difficoltà tramite laboratori educativi è stato riservato un locale del centro a tale scopo. La scelta è caduta su questa struttura perché purtroppo non erano praticabili altre soluzioni e perché oggettivamente il centro è sovradimensionato rispetto ai frequentanti e alcuni locali venivano lasciati vuoti per la maggior parte del tempo di apertura. 
 ​Vorrei anche chiarirLe, come è ovvio che sia, che in ogni caso, prima di destinare un locale ad altri fini, vengono monitorate presenze e gradimento. Questo ci ha permesso di capire, per esempio, che il bagno annesso alla cucina in realtà non veniva mai usato dagli anziani che ne hanno a disposizione altri due.
 Sono convinto che la stessa Loretta Zavaroni, che ho conosciuto e apprezzato, proprio per la sua sensibilità nei confronti degli anziani ma anche delle fasce più deboli della nostra società, avrebbe condiviso il nostro operato.
 Preciso infine che il numero degli iscritti è consistente e non va confuso con quanti quotidianamente frequentano il centro per giocare a carte...». Dott. Giacomo Battaglia — Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Alassio