Conad/Auchan, aggiornato al 30 ottobre il tavolo al Mise

Nella stessa giornata i sindacati hanno proclamato lo sciopero dei lavoratori dell’intera rete, comprese le sedi e la logistica, con un presidio organizzato di 600 lavoratori sotto le finestre del dicastero in concomitanza dell’incontro

Vincenzo Dell’Orefice

Savona / Roma | È aggiornato al 30 ottobre il confronto al ministero dello Sviluppo Economico sulla maxioperazione di acquisizione Conad/Auchan sollecitato dai sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs. Nella stessa giornata le tre sigle hanno proclamato lo sciopero dei lavoratori dell’intera rete, comprese le sedi e la logistica, con un presidio organizzato di 600 lavoratori sotto le finestre del dicastero in concomitanza dell’incontro. Dopo lo strappo consumato nelle scorse settimane al tavolo sul passaggio dei primi 109 negozi e dei 5700 lavoratori coinvolti, i sindacati puntano il dito contro la mancanza di garanzie sulle tutele occupazionali rivendicando un vero piano di rilancio della rete vendita e risposte per tutti i 18mila lavoratori coinvolti dalla maxioperazione di acquisizione.

Il segretario nazionale della Fisascat Cisl Vincenzo Dell’Orefice parla di «una mobilitazione necessaria in assenza di una svolta gestionale della nuova proprietà rispetto all’ammaccata condizione di una rete commerciale che – sottolinea il sindacalista – solo l’anno scorso ha sfiorato i 4 miliardi in termini di ricavi dalle vendite». «Quello che è evidente – ha stigmatizzato – è che la nuova proprietà BDC Italia Spa stia piuttosto smantellando la rete, cedendo i 109 negozi dalla stessa ritenuti i più “performanti” e rendendo ormai del tutto svuotate di significato le precedenti affermazioni su un piano industriale in grado di dispiegarsi per un periodo di 3/5 anni». «Piuttosto siamo in presenza di un piano di evacuazione e che a breve saremo al “si salvi chi può”, visto che nulla si sta tentando di fare, dal lato aziendale, per comporre un organico piano di riassestamento finalizzato a trovare un soluzione complessiva ai lavoratori dipendenti dal Gruppo Auchan» ha poi aggiunto. «Portando la parte migliore della rete fuori dal perimetro – ha sottolineato Dell’Orefice – restano le perdite in capo ad una società malmessa e che avrebbe bisogno di importanti iniezioni di capitali per restare in galleggiamento e per tentare un rilancio dei negozi in difficoltà».

Per il sindacalista «la valorizzazione degli asset, che dovrebbe ancora stare a cuore al management di Bdc, si realizza mettendo risorse e dandosi una strategia commerciale adatta alla fase» e ancora «continuando ad operare come si sta facendo, ci saranno esuberi nei punti vendita, esuberi negli uffici non solo della sede si Rozzano, ma anche in quelle di Ancona, Brescia, Vicenza e Roma, nonché esuberi nella funzione logistica». «Senza contare che, dall’inizio di questa operazione – ha aggiunto – diversi master franchising hanno preferito approdare ad altri lidi e abbandonare l’insegna per la quale hanno lavorato per molto anni». «Chi si mette contro le lavoratrici ed i lavoratori – ha concluso – non va lontano».

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IN BREVE | È aggiornato al 30 ottobre il confronto al ministero dello Sviluppo Economico sulla maxioperazione di acquisizione Conad/Auchan sollecitato dai sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs. Nella stessa giornata le tre sigle hanno proclamato lo sciopero dei lavoratori dell’intera rete, comprese le sedi e la logistica, con un presidio organizzato di 600 lavoratori sotto le finestre del dicastero in concomitanza dell’incontro. Vincenzo Dell’Orefice: “una mobilitazione necessaria in assenza di una svolta gestionale della nuova proprietà”.