Arte, Angelo Toffoletto e Giacomo Filippini a Malta

Saranno presenti ad "Artour-O" che quest'anno ritornerà a fare tappa a Malta, dal 13 al 18 novembre

Opera di Angelo Toffoletto
Nella foto: un'opera di Angelo Toffoletto

Alassio / Andora | di Claudio Almanzi. Due artisti molto noti nel comprensorio ingauno Giacomo Filippini ed Angelo Toffoletto prenderanno parte ad un evento internazionale di grande rilievo: si tratta del famoso “Artour-O” che quest’anno ritornerà a fare tappa a Malta, dal 13 al 18 novembre. Filippini (che è uno scultore bresciano) e Toffoletto (che è un architetto torinese) da anni soggiornano rispettivamente ad Alassio ed Andora. Vi espongono e vi lavorano, tanto che ormai possono ormai essere considerati cittadini di questi due bellissimi comuni rivieraschi.

La tappa maltese giunge dopo quelle di Firenze, Beijing, Shanghai, Yiwu, Genova, Hangzhou, Roma, Londra, Montecarlo, Mérida, Praga, Barcellona, Madeira e Matera. “ARTOUR-O- il Must”, giunto alla trentesima edizione, ha quindici anni di vita. Nata da brillante ed innovativa idea dell’architetto Tiziana Leopizzi, si tratta di una piattaforma di progetti. Quest’anno l’evento, che ha vissuto il suo clou a Firenze, nell’anno di Leonardo e di Cosimo I, proseguirà a Malta, con questa straordinaria collettiva a cui prenderanno parte più di cinquanta artisti internazionali.

“Si è trattato- spiegano gli organizzatori- di una gratificante coincidenza questa che ci ha messo le ali in vista della XXX edizione che si terrà a novembre a Malta. Un traguardo che si deve a tutti coloro che hanno creduto in questo progetto. Le opere saranno esposte nelle seguenti location: Istituto Italiano di Cultura per l’opening, Castille Hotel Malta, Il Borza, National Library, Old Bakery street 188, Paris Mode Design e Victor Pasmore Foundation”.

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Questo l’elenco degli artisti che parteciperanno: Angele Bianchi, Stefano Boccardo, Luca Bozzo, Debby Bonello, Fiorenza Brembati, Alessandra Caneva, Austin Camilleri, Alessandra Carrea, Ilenio Celoria, Andrea Chiodo, Cintero, Lorenzo Damonte, Francesca Donadini, Paolo Episcopo, Camillo Ferrari, Giacomo Filippini, Alba Folcio, Ignazio Fresu, Fukushi Ito, Giuliana Geronazzo, Giuliana Giribaldi, Giua, Andrea Granchi, Giuseppe Gusinu, Fukushi Ito, Maria Sole Lizzari, Giorgio Metta, Mara Moschini, Fiorella Noci, Andrea Parodi Monti, Fiorella Noci, Nunzia, Victor Pasmore, Sarah Pesca, Giancarlo Pinto, Ettore Piras, Eralda Pitto, Andrea Ponsi , Antonietta Preziuso, Giorgio Pullicino, Franco Repetto, Fiorella Rizzo, Maurizio Roasio, Luciana Sommariva, Danilo Susi, Tang Jue, Annamaria Terracini, Enzo Tinarelli, Angelo Toffoletto, Francesco Vaccarone, Martin Bezzina Wettinger, Robert Zhara e Silvano Zanchi.

Giacomo Filippini è nato a Brescia. E’ figlio d’arte: sua madre è la nota artista Giuliana Geronazzo. Cresciuto in un ambiente ricco di stimoli artistici, tra salotti ed atelier, ha potuto conoscere, fin da bambino, personaggi ed artisti, movimenti culturali e personalità, che hanno costruito la storia dell’arte contemporanea. Dopo aver mosso i primi passi come artista del vetro è poi passato a sperimentare le tecniche della ceramica e del raku. Infine è giunta la sua maturità artistica con il materiale che lo ha reso celebre: il ferro. Dapprima abbinato al vetro, poi utilizzandolo mirabilmente da solo.

Angelo Toffoletto è nato a Moncalieri ed ha vissuto a Torino, dove si è laureato in Architettura, proveniente dal liceo artistico in cui ha studiando pittura e scultura. Ha svolto l’attività professionale di architetto nel suo studio dal 1981 fino ad oggi, coltivando sempre, e contemporaneamente, una vena creativa che esprime in ogni ambito delle arti figurative attraverso interessanti ricerche spaziali tridimensionali e suggestive simbologie cromatiche.


IN BREVE | Giacomo Filippini e Angelo Toffoletto prenderanno parte ad “Artour-O” che quest’anno ritornerà a fare tappa a Malta, dal 13 al 18 novembre. Filippini (che è uno scultore bresciano) e Toffoletto (che è un architetto torinese) da anni soggiornano rispettivamente ad Alassio ed Andora. Vi espongono e vi lavorano, tanto che ormai possono ormai essere considerati cittadini di questi due bellissimi comuni rivieraschi.