Il Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche compie 100 anni

In occasione del centenario della sua istituzione il Ministero dello Sviluppo Economico ha emesso un francobollo celebrativo del Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche

Francobollo centenario Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche

Albenga / Roma | Con tiratura di ottocentomila esemplari, in occasione del centenario della sua istituzione il Ministero dello Sviluppo Economico ha emesso un francobollo celebrativo del Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche. Il francobollo è stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A., in rotocalcografia, su carta patinata gommata, non fluorescente, su bozzetto a cura di Fabio Abbati. Sulle arcate dell’acquedotto Claudio, uno dei più importanti della Roma antica realizzato tra il 38 d.C. e il 52 d.C., svetta, in alto a sinistra, il logo del Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche. Completano il francobollo la leggenda “DAL 1919”, la scritta “ITALIA” e l’indicazione tariffaria “B” (pari a 1,10€).

L’acqua è stata, da sempre, oggetto di notevoli interessi, privati e pubblici, in particolare intreccio fra loro e tali da determinare situazioni conflittuali di non agevole composizione. In Italia, il presidente del Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche Stefano Schirò, “la genesi dei Tribunali delle acque trova la sua collocazione all’interno dell’abolizione del contenzioso amministrativo, avvenuta nel 1865, in quanto il contenzioso relativo alle acque pubbliche fu fatto rientrare nella competenza del giudice ordinario per quanto atteneva alla protezione dei diritti soggettivi e in capo al Consiglio di Stato per la tutela degli interessi legittimi. Il progredire dell’industria e la necessità di sfruttare al meglio le risorse idriche avevano nel tempo portato alla creazione di una complessa normativa che richiedeva una giurisdizione specifica, in grado di trattare e risolvere complesse questioni anche sul piano tecnico”.

Fu così prevista l’istituzione di un “Tribunale delle acque pubbliche”, che cumulava in sé la giurisdizione civile e amministrativa, “esercitando la propria cognizione in un unico grado di giudizio (d.lgt. 20 novembre 1916, n. 1644). Il d.lgt. n. 1644 del 1916 non venne tuttavia convertito, ma modificato con il d.lgt. del 5 ottobre 1919, n. 2161, poi trasfuso nel r.d. 11 dicembre 1933, n. 1775 (Testo unico sulle acque e impianti elettrici), che tutt’oggi è il testo base in materia di acque. Con il d.lgt. n. 2161 del 1919 vennero inoltre istituiti otto Tribunali territoriali, presso otto Corti d’appello (Torino, Milano, Venezia, Firenze, Roma, Napoli, Palermo e Cagliari), con una competenza più ampia rispetto a quella del distretto, il cui riferimento è stato sostanzialmente confermato dal r.d. n. 1775 del 1933, con la aggiunta dei distretti di Trieste e Venezia e alcune modifiche intervenute sui confini dei distretti”.

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Nel 2019 cade dunque il centenario della istituzione della giurisdizione delle acque pubbliche articolata nel Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche (TSAP) e nei Tribunali Regionali delle Acque Pubbliche (TRAP). Il TSAP è attualmente disciplinato dall’art. 139 r.d. n. 1775 del 1933, che colloca la sua sede in Roma, nel Palazzo di Giustizia di Piazza Cavour. Per quanto poco conosciuto nelle sue funzioni e nella sua giurisprudenza, il Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche presidia un ambito di particolare rilievo, quello dell’acqua, al tempo stesso risorsa ambientale, investimento infrastrutturale, bene comune e diritto umano fondamentale; una risorsa imprescindibile per la vita umana, sempre più cruciale per l’economia e la politica internazionale”.

“L’ONU, con risoluzione del 28 luglio 2010, ha dichiarato il diritto all’acqua ‘un diritto umano universale e fondamentale’. L’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa ha dichiarato che ‘l’accesso all’acqua deve essere riconosciuto quale diritto umano fondamentale, essendo l’acqua una risorsa essenziale per la vita sulla terra che va condivisa dall’umanità’. Dunque, il diritto all’acqua risulta una estensione del diritto alla vita affermato dalla Dichiarazione universale dei diritti umani e dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo. Il Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche tutela questo diritto nell’interesse di tutti i cittadini” conclude Schirò.

Francobollo centenario Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche

Il francobollo e i prodotti filatelici correlati, cartoline, tessere e bollettini illustrativi, possono essere acquistati presso gli Uffici Postali con sportello filatelico, gli “Spazio Filatelia” di Firenze, Genova, Milano, Napoli, Roma, Roma 1, Torino, Trieste, Venezia, Verona e sul sito poste.it. È stato realizzato anche un folder in formato A4 a due ante contenente il francobollo, una cartolina affrancata ed annullata e una busta primo giorno di emissione, al costo di 12€. (effe)


IN BREVE | L’acqua è stata, da sempre, oggetto di notevoli interessi, privati e pubblici, in particolare intreccio fra loro e tali da determinare situazioni conflittuali di non agevole composizione. “Il diritto all’acqua risulta una estensione del diritto alla vita affermato dalla Dichiarazione universale dei diritti umani e dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo. Il Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche tutela questo diritto nell’interesse di tutti i cittadini” afferma il presidente Stefano Schirò. Con tiratura di ottocentomila esemplari, in occasione del centenario della sua istituzione il Ministero dello Sviluppo Economico ha emesso un francobollo celebrativo del Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche.