Regioni, Pd contro referendum maggioritario della Lega

I capigruppo del Pd di cinque regioni del nord – Liguria, Piemonte, Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia – “si oppongono alla forzatura voluta dalla Lega”

Giovanni Lunardon

Savona / Genova | I capigruppo del Partito Democratico nelle Regioni Piemonte (Domenico Ravetti), Liguria (Giovanni Lunardon), Lombardia (Fabio Pizzul), Veneto (Stefano Fracasso) e Friuli Venezia Giulia (Sergio Bolzonello) hanno preso una comune posizione di contrarietà in merito alla volontà della Lega, insieme agli alleati di centrodestra, di approvare entro lunedì 30 settembre in almeno cinque consigli regionali un quesito referendario parzialmente abrogativo della legge elettorale nazionale, con lo scopo di cancellarne la componente proporzionale e trasformarla in senso totalmente maggioritario.

“Salvini – affermano i capigroppo regionali del Pd – chiedeva i pieni poteri, oggi li esercita sulle Regioni del Nord, costrette da un diktat lanciato domenica scorsa a Pontida a forzare le procedure per approvare in pochi giorni, senza alcun dibattito, un referendum sulla legge elettorale nazionale. Le Regioni vengono svilite a meri strumenti di lotta politica al servizio della Lega. Peraltro, il quesito che stanno chiedendo di approvare non sta in piedi dal punto di vista giuridico e non ha le condizioni per essere ritenuto ammissibile, ma la strategia politica di Salvini, per i consiglieri regionali della Lega e delle forze politiche alleate, non ammette discussioni e va seguita con fede cieca. Noi abbiamo un altro modo di concepire la democrazia e ci opporremo in tutte le Regioni del nord a questo scempio delle istituzioni.” In Liguria il testo passerà al vaglio del Consiglio Regionale il 26 settembre prossimo.

Vedi Senarega (Lega): “ nessuna forzatura cambiare sistema elettorale”

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