Liguria, Cannabis terapeutica: discussione in Regione

dr Marco Bertolotto

Savona / Genova | Sulle questioni della Cannabis terapeutica e dei pazienti senza terapia in Liguria durante il Consiglio regionale di oggi sono state presentate due interrogazioni: una da Paolo Ardenti (Lega Nord Liguria-Salvini) la seconda da Giovanni Pastorino (Rete a Sinistra&liberaMENTE Liguria) e sottoscritta dal collega di gruppo. Ardenti ha chiesto alla giunta quali strategie il sistema sanitario regionale abbia messo in atto per assicurare le prescrizioni omogenee, appropriate e gratuite di cannabis terapeutica. Il consigliere ha ricordato che il 15 luglio scorso il direttore del Centro di Terapia del Dolore e Cure Palliative dell’ASL2, dr. Marco Bertolotto, ha pubblicato un post sui social network in cui riportava la missiva di un paziente ove si evidenziava che non riusciva più ad acquistare “privatamente” la Cannabis terapeutica, rimanendo così senza la terapia evidentemente prescritta, che dovrebbe essere gratuita.

Vedi Cannabis terapeutica e “caso” Bertolotto: Ardenti presenta interrogazione in Regione; Pastorino accusa: “Giunta inerte”

Pastorino ha chiesto alla giunta se sia consapevole della sofferenza e della situazione delicata vissuta dai pazienti liguri che necessitano di una corretta continuità terapeutica; e di intervenire mediante un rapporto diretto con lo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze, o attraverso le multinazionali produttrici di cannabis terapeutica, assicurando in tal modo un adeguato approvvigionamento per la Regione Liguria. Il consigliere ha rilevato che in Liguria si sono esaurite le scorte di cannabis e ha ricordato di avere da tempo sollecitato la Regione a intervenire.

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L’assessore alla sanità Sonia Viale ha spiegato che è stata licenziata una delibera Alisa con un aggiornamento di indirizzi per la prescrizione, la preparazione e la somministrazione della cannabis ad uso medico a carico del Servizio Sanitario regionale. Tuttavia – ha aggiunto – “recentemente il Consiglio Superiore della Sanità ha confermato che la cannabis non è un farmaco salvavita e che non esistono al momento evidenze scientifiche sulla sua efficace e sicurezza”. Viale ha confermato che il Servizio Sanitario regionale deve comunque farsi carico del suo utilizzo e di avere scritto al Ministro della Salute il 16 luglio per evidenziare che la carenza di forniture sulla cannabis crea grande preoccupazione e ha assicurato che rinnoverà la richiesta al nuovo ministro. Viale ha annunciato, inoltre, che la Regione sta lavorando, con un gruppo di esperti, per assicurare la qualità del prodotto e la massima resa della preparazione galenica magistrale. L’assessore, infine, ha elencato nel dettaglio il fabbisogno ligure di questi preparati richiesto al ministero sottolineando che dal 2017 al 2019 è aumentata la richiesta regionale di fornitura avanzata al ministero.