Loano, Giuliana Balzano presenta “Astrid”

"Genova. Astrid Berglund è la nuova direttrice di una fabbrica dell'azienda Lagerkvist. Una mattina, la donna svedese viene trovata morta nel suo ufficio, il collo brutalmente lacerato da un'arma da taglio. Incaricato del caso è lo scontroso commissario Relli, da poco trasferito nel capoluogo ligure"...

Loano | Sabato 14 settembre alle 17.30 presso il Mondadori Bookstore di via Garibaldi si terrà la presentazione di “Astrid” di Giuliana Balzano (Alter Ego). L’incontro con l’autore gode del patrocinio dell’assessorato a turismo, cultura e sport del Comune di Loano.

Giuliana Balzano è nata a Genova il 27 gennaio 1967. Vive a Cairo Montenotte. Da più di vent’anni svolge la professione infermieristica presso il nosocomio della cittadina valbormidese. Appassionata di musica d’autore e avvicinatasi allo studio del canto e della chitarra fin da ragazza, ha ottenuto importanti riconoscimenti nel campo della musica. Da sempre appassionata alla lettura e alla scrittura, nel 2012 a Carcare è stata premiata al quarto “Concorso Letterario Nazionale e Satira Vignettistica Adriano Zunino” con il racconto “Un libro, due donne, due storie”. Nel 2012 ha autopubblicato per scelta il mio primo romanzo “Cosa hai imparato?” con ilmiolibro.it. Dalla fine di ottobre lo stesso romanzo è uscito con la Casa Editrice Europa Edizioni ed è stato premiato a Roma al Premio Letterario Figurativo Nazionale Caffè delle Arti. Nel 2013 ottiene il secondo posto al Premio Letterario Nazionale per Infermieri con l’elaborato “… e io sognavo di fare l’infermiera”. Nel 2015 esce il suo secondo romanzo dal titolo “Ci vorrebbe un Dio per tutti”, edito da Leucotea Edizioni. Nel 2016, sempre edito da Leucotea Edizioni, pubblica il suo terzo romanzo dal titolo “E la vita danzò”. Segue “Dovresti chiedermi perdono”, edito da Liberodiscrivere. Dialoga con l’autrice Graziella Frasca Gallo, la gieffegi della “Gazzetta di Loano”.

Astrid - Copertina libro di Giuliana Balzano

IL LIBRO. «Genova. Astrid Berglund è la nuova direttrice di una fabbrica dell’azienda Lagerkvist. Una mattina, la donna svedese viene trovata morta nel suo ufficio, il collo brutalmente lacerato da un’arma da taglio. Incaricato del caso è lo scontroso commissario Relli, da poco trasferito nel capoluogo ligure. La principale indiziata è un’operaia che si dichiara innocente, ma che tuttavia non fa nulla per provare la propria estraneità ai fatti. Due mesi dopo, al Parco dell’Acquasola, una donna con problemi psichiatrici, seduta su una panchina, comincia a parlare da sola, dichiarando di conoscere la verità sul caso Berglund, e di sapere chi sia il vero assassino. Le parole della donna vengono intercettate, per caso, da un operatore ecologico, il quale decide di confidare alla zia, Giulia Briozzi, libraia, i fatti strani di cui è venuto a conoscenza. Giulia, su insistenza del nipote, si convincerà ad andare al parco per verificare di persona l’accaduto. Le parole della donna, in un modo o nell’altro, faranno il giro della città, e arriveranno all’orecchio del commissario Relli, il quale finirà per imbattersi in un ginepraio vertiginoso di menzogne, verità taciute e tradimenti inaspettati.»

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