Andora, “Visioni in bianco e nero”: una mostra fotografica di Gianni Pastorino

Particolare di una fotografia di Gianni Pastorino, in mostra nelle sale di Palazzo Tagliaferro ad Andora dal 22 al 25 agosto 2019

Andora. “Visioni in bianco e nero” è la mostra fotografica con immagini di Gianni e Eleonora Pastorino che si svolgerà dal 22 al 25 agosto, a Palazzo Tagliaferro. L’ingresso è libero. L’esposizione sarà aperta ogni sera dalle 21 alle 23. Gianni Pastorino ama scattare in bianco e nero. Ripone la macchina fotografica nello zaino insieme a un solo obiettivo e inizia la sua sfida: quella di “rappresentare le cose per quel che sono, senza l’idea che un ulteriore ottica, cambi la visione offerta dalla natura”.


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Protagonista della mostra allestita a Palazzo Tagliaferro sono immagini di montagna. “Ho imparato a scattare nel corso degli anni da autodidatta, ma ho avuto anche un grande maestro della fotografia come insegnante. Anche se per alcuni progetti uso il colore, continuo a preferire il bianco e nero perché le luci e le ombre che questo linguaggio restituisce interpretano in qualche modo anche i colori dei sentimenti umani” spiega Gianni Pastorino. “Lo zaino è pronto. Penso ci sia tutto ciò che mi serve, che non è molto alla fine. Oggi viaggio leggero e la giornata si preannuncia ideale: quel ‘bello ma non troppo’ che darà sicuramente risalto ai cieli con le nuvole, ma senza rischiare di rimanere intrappolati in mezzo al tipico temporale di montagna, breve e violento. – spiega ancora il fotografo – ’esperienza di uscire con una sola fotocamera e un solo obiettivo è realmente formativa: stimolerà e migliorerà la mia capacità di prevedere la fotografia, piuttosto che scattare a raffica e poi decidere a posteriori. Avere una sola fotocamera con sé aggiungerà man mano valore all’ispirazione. La ricerca isterica nello zaino di altri obiettivi al momento dello scatto, nella speranza che qualcosa cambi o possa apparire migliore, è pura illusione. Il risultato sarà solamente il distacco dall’essenza del soggetto e da ciò che questo ci stava raccontando, un momento magari unico e forse perduto per sempre”.

Nuvole, ombre raccontate in uno scatto. “Fotografo la montagna che esiste, così come esiste. Questo è il mio modo di fotografare: nessun fronzolo, nessuna bugia, solo la mia idea di montagna. Non esiste montagna che non abbia nuvola e raggio di sole insieme. Il bianco e nero è un pensiero preciso, non è una mera desaturazione o un deprimente ripiego. È un viaggio silenzioso, consapevole, fatto di chiaroscuri, che si sceglie di intraprendere e che segna per sempre. Le fotografie dovrebbero essere in grado di comunicare da sole, il testo serve a completare ciò che non si può o non si è riusciti a trasmettere attraverso le immagini” conclude Pastorino.