Liguria manovra finanziaria 2020-2022, Toti: “improntata alla crescita e agli investimenti”; critica la minoranza

Particolare di Piazza De Ferrari a Genova

Savona / Genova. Promozione degli investimenti, crescita sostenibile e sviluppo dell’occupazione, riduzione della pressione fiscale sono i primari obiettivi dichiarati dalla Giunta Toti per la manovra finanziaria regionale, varata oggi dal Consiglio regionale, seguendo gli indirizzi di politica economica stabiliti nel febbraio 2016 con il ‘Growth Act’. In Consiglio regionale il documento è passato con 17 voti a favore (maggioranza di centro destra), 12 contrari (Pd, Mov5Stelle, Rete a Sinistra&liberaMENTE Liguria e Liguri con Paita). Il documento rappresenta il primo tassello della programmazione finanziaria e di bilancio della Regione per il triennio di riferimento: definisce gli obiettivi della manovra di bilancio regionale, ha carattere generale e rappresenta lo strumento a supporto del processo di previsione dell’Ente. Le previsioni di bilancio devono infatti essere elaborate sulla base delle linee strategiche e delle politiche contenute nel Documento di economia e finanza regionale. I contenuti sostanziali del Documento devono essere condizionati dall’avanzamento dell’attuazione del federalismo fiscale e definiti a seguito del parere che la Conferenza permanente per il coordinamento della finanza pubblica elabora sulle linee guida per la ripartizione degli obiettivi di finanza pubblica inseriti nel Documento di Economia e Finanza statale e nella sua nota di aggiornamento. Allo stato attuale, come già lo scorso anno, tale parere non è stato rilasciato pertanto il DEFR è stato redatto nel rispetto dei contenuti obbligatori previsti dalla legge, sulla base delle missioni e dei programmi del bilancio regionale in relazione agli obiettivi strategici dell’Ente.


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“È l’ultima legge di stabilità della legislatura e ancora una volta è improntata agli investimenti e alla crescita del nostro territorio – sostiene il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti – a tutela delle imprese, dei lavoratori e dei giovani, con importanti risorse destinate alla sanità, ad esempio per gli interventi sul Santa Corona di Pietra Ligure e sull’Ospedale Policlinico San Martino di Genova. Ci sono incentivi per la rottamazione dei mezzi a due ruote inquinanti nel segno del rispetto dell’ambiente e altre misure che puntano allo sviluppo e a sostenere i giovani, come l’abolizione del superticket fino a 17 anni o il rinnovo delle case a 2 euro al giorno per gli studenti fuori sede dell’Università di Genova. Con questa manovra – conclude – continuiamo ad investire per la crescita della nostra regione, che, nonostante le difficoltà immani che ha dovuto affrontare nell’ultimo anno, non solo tiene ma guarda con fiducia al futuro”.

Le misure cardine del provvedimento

  • Nuova esenzione IRAP imprese under 35. Per stimolare l’imprenditoria giovanile in Liguria e per favorire la creazione di nuove opportunità di lavoro sul territorio verrà introdotta l’esenzione IRAP per le nuove imprese avviate nel 2020 da under 35, nei settori del commercio, della manifattura, delle costruzioni, delle attività di ricerca e sviluppo, nei servizi di alloggio e ristorazione e negli altri servizi; l’esenzione varrà per l’anno 2020 e per i 4 anni successivi.
  • Nuova esenzione dalla tassa regionale sui motoveicoli e ciclomotori. Per accrescere la sostenibilità ambientale verrà prevista l’esenzione dal pagamento della tassa regionale di circolazione per il 2020 per i motocicli acquistati, a seguito di rottamazione di un motociclo Euro 0 ed Euro 1. Oltre a questo, per favorire la mobilità dei giovani, è prevista per il 2020 l’esenzione dal pagamento della tassa regionale di circolazione per i ciclomotori.  
  • Esenzione superticket fino a 17 anni. Per agevolare le famiglie e i giovani verrà introdotta una nuova esenzione regionale sul cosiddetto superticket per i ragazzi fino a 17 anni.
  • Alloggi universitari a 2 euro al giorno. Per favorire l’incremento della popolazione universitaria nella città di Genova e la formazione di personale qualificato per le imprese del territorio saranno assegnati  a partire dal prossimo autunno, 100 alloggi agli studenti residenti fuori regione, o nelle province della Spezia e di Imperia, iscritti ai corsi di studio dell’Università degli Studi di Genova, dalle Istituzioni di Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica (AFAM) e dagli Istituti Tecnici Superiori (ITS). Ogni singolo beneficiario, oltre al pagamento delle utenze e tributi, dovrà versare 2 euro al giorno.
  • 200 milioni per le strutture sanitarie. Per promuovere gli investimenti infrastrutturali, sono stati assegnati 200 milioni di euro (110 sul 2019 e 90 sul 2020) del Fondo Sanitario (in attesa di Delibera CIPE di assegnazione), di cui 30 milioni destinati all’Ospedale San Martino, per la specializzazione dei padiglioni storici (dal 9 al 13) con l’obiettivo di concentrare in questi padiglioni tutte le degenze di media-bassa intensità di cura. La restante quota sarà destinata in larga parte all’Ospedale Santa Corona di Pietra Ligure e ad altri interventi minori.
  • I dati del turismo. Il documento di programmazione economica certifica la crescita del turismo in Liguria: tra il 2015 e il 2017 la crescita è stata del 4% medio annuo. Nel 2018 la crescita rispetto al 2015 è stata del 6% complessiva. Secondo i dati provvisori di Giugno dell’osservatorio turistico della Liguria, i turisti aumentano rispetto al giugno 2018 (arrivi + 2,21%, presenze + 2,66%) per un totale di 1.892.223 presenze, con una crescita di oltre 49mila unità.

La “bocciatura” della manovra da parte dei Gruppi di minoranza

Alice Salvatore (Mov5Stelle) ha espresso un giudizio negativo su documento e, più in generale, sulla gestione dell’amministrazione guidata dal presidente Giovanni Toti che – ha detto – è in perfetta continuità con la giunta precedente. Il consigliere ha ricordato, in particolare, la cartolarizzazione avviata dalla giunta Burlando per coprire il disavanzo sanitario e proseguita nella decima legislatura. Critiche sono state avanzate relativamente alla mobilità passiva nel settore sanitario. Giovanni Lunardon (Pd) ha ribattuto a Salvatore, circa le accuse alla precedente giunta di centro sinistra, definendo fallimentare l’esperienza di governo, a livello nazionale, del Mov5stelle. Nel merito del Documento e dell’amministrazione della giunta Toti il consigliere ha ricordato le recenti valutazioni negative espresse da Confindustriale Genova sull’occupazione in Liguria nei primi sei mesi del 2019. Lunardon ha, quindi, illustrato i dati negativi sulle presenze turistiche.

Fabio Tosi (Mov5Stelle) ha ribadito il dato negativo dell’andamento del settore turistico in Liguria anche negli anni precedenti e ha accusato la giunta di non riconoscere il trend negativo e ha annunciato che manterrà alta l’attenzione sulla situazione del comparto turistico fino alla fine della legislatura. Tosi, infine, ha annunciato voto contrario al Documento. Mauro Righello (Pd) ha criticato l’amministrazione regionale che – ha detto – ignora la crisi industriale, in particolare nel savonese, e la necessità di nuove infrastrutture, soprattutto per le aree interne. Secondo Righello, inoltre, l’amministrazione non ha progettato un piano sull’innovazione tecnologica che – ha detto – garantirebbe nuova occupazione. Marco De Ferrari (Mov5Stelle) ha denunciato il trend negativo dell’economia regionale, in particolare nei settori della sanità, dei trasporti e dell’ambiente, che – ha detto – sarebbe in perfetta continuità con le precedenti amministrazioni regionali. Secondo il consigliere, infine, l’andamento negativo dell’economia Ligure si era già manifestato prima del crollo del ponte Morandi. Sergio Rossetti (Pd) ha denunciato la carenza nel Documento di prospettive e di strategie nel settore del commercio, dell’industria, del turismo e per lo sviluppo del territorio. Secondo il consigliere, inoltre, nella gestione regionale manca una politica di sistema che dimostra – ha detto – da parte della giunta una sottovalutazione della crisi. Il consigliere, in particolare, ha lamentato l’assenza di programmazione turistica per le 5Terre.

L’assessore al turismo Gianni Berrino ha replicato citando i dati statici sulle presenze che – ha spiegato – vengono rilevate semestralmente e ha ribadito che il trend è tornato positivo nel 2019, rispetto al 2018, e che le presenze e gli arrivi sono in crescita. Berrino ha invitato i consiglieri di minoranza a non sfruttare a fini politici i dati sul turismo. L’assessore ha ricordato gli investimenti in marketing e promozione rigettando l’accusa di mancanza di prospettiva nelle politiche del settore. Angelo Vaccarezza (FI) ha condiviso l’intervento dell’assessore Berrino ribadendo che i dati sul turismo sono positivi, ha replicato a Righello, ricordando i contributi regionali per il savonese e ha ricordato anche gli interventi sulla sanità della giunta regionale. Grazie all’organizzazione di eventi di altissimo valore – ha aggiunto – l’immagine della Liguria ha conquistato livelli internazionali. Augusto Sartori (FdI), riferendosi alla sua esperienza di imprenditore nel settore della ristorazione, ha dichiarato che l’amministrazione regionale ha impresso un positivo cambio di marcia nel turismo.

Gianni Pastorino (Rete a Sinistra&liberaMENTE Liguria) ha rilevato la difficoltà della struttura pubblica a fare rete in Liguria nel settore turistico. La Liguria, secondo il consigliere, soffre di una progressiva perdita di credibilità e le condizioni economiche e sociali – ha detto – stanno peggiorando. Valter Ferrando (Pd) ha sottolineato che una sorta di perdita di fiducia colpisce tutta l’Italia e, in particolare, la Liguria che – ha detto – non porterà investimenti e sviluppo. Il consigliere ha, quindi, annunciato voto sfavorevole al provvedimento. Francesco Battistini (Rete a Sinistra&liberaMENTE Liguria) ha criticato la gestione della sanità e, soprattutto, del turismo su quale – ha detto –la giunta non ha compiuto scelte di programmazione, in particolare nel territorio spezzino e nelle 5 Terre. Il consigliere ha auspicato maggiore attenzione in futuro per la Val di Vara e alla Val di Magra.