Rete idrica, Sca: pronto lo studio di fattibilità per la sostituzione del 300

Il Palazzo del Comune di Alassio

Alassio / Laigueglia. È pronto lo studio di fattibilità per la sostituzione della tratta principale di rete idrica da 300dn  che alimenta Alassio e Laigueglia e che da Regione Sgorre arriva alle vasche di Santa Croce ad Alassio. Si tratta di 3.5 km di tubi in eternit, posati negli anni  ’50 e che tante volte hanno causato disagio all’utenza con frane e rotture. “È vero che recentemente le nuove tecnologie hanno permesso di intervenire riparando la condotta senza sospendere l’erogazione di acqua – spiega il direttore tecnico di Sca, Adriano Baldini – ma è anche vero che non sempre vi sono le condizioni per operare in sicurezza rendendo la sospensione del servizio imprescindibile”. “Si tratta di un obbiettivo che l’Amministrazione Melgrati Ter si era prefissa dall’inizio del proprio mandato – spiega Fabio Macheda, Assessore alle Società Partecipate del Comune di Alassio – ovvero individuare una soluzione alternativa all’approvigionamento idrico per la comunità alassina, specie a seguito delle numerose rotture e disagi storicamente arrecati all’utenza”. “La nuova progettazione – aggiunge Macheda – aumentando la portata della linea e variandone il tracciato, consentirà di migliorare i livelli qualitativi del servizio dimostrando ancora una volta che le società partecipate a capitale pubblico sono un reale strumento di innovazione delle politiche amministrative del territorio alassino”


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“Nel corso degli anni – spiega la presidente di Sca Emanuela Preve – sono stati fatti numerosi interventi parziali di riammodernamento che ormai non sono più sufficienti a garantire in maniera assoluta l’erogazione del servizio, tenuto conto che l’attuale tracciato della rete interessa zone ad massima tutela archeologica e non sempre quindi si può intervenire al meglio”. Per questa ragione Sca ha redatto  un progetto che presenterà all’amministrazione e al nuovo gestore del ciclo idrico APS (Acque Pubbliche Savonesi) che non solo prevede un dimensionamento della rete tale da reggere i carichi invernali ed estivi, ma anche un tracciato alternativo all’attuale che permetta l’esecuzione dei lavori evitando le zone ad interesse archeologico. 

“Il nuovo tracciato – aggiunge Baldini – sul territorio di Albenga si svilupperà all’interno del nucleo urbano, muoverà vlungo la Via Aurelia verso Alassio fino a Via Vigo. Di qui salirà verso la strada Romana fino a raggiungere la vasca di Santa Croce”. L’iter prevede ora l’approvazione da parte del Cda di APS e dell’autorità d’ambito per poi avviare la Conferenza dei Servizi e avviare il Bando di Gara per la realizzazione dell’opera. “Pensiamo che l’iter autorizzativo – conclude Baldini – richieda circa un anno, mentre i lavori che per velocizzare la messa in funzione della nuova rete saranno divisi in due lotti, richiederanno ulteriori due anni per un importo complessivo di circa 3,5 milioni di Euro”.