Beni confiscati alla mafia: 87 immobili destinati a 11 comuni liguri

Savona / Genova. Ai 43 immobili confiscati alle mafie e già destinati a 11 Comuni della Liguria se ne sono aggiunti oggi altri 44, assegnati dall’Agenzia nazionale al Comune di Genova: il dato è stato ufficializzato durante la Conferenza dei servizi che si è svolta questa mattina in Prefettura, a Genova, in cui è stato illustrato il programma di assegnazione per fini sociali al capoluogo ligure dei beni tolti alla criminalità organizzata, attualmente in gestione governativa. Alla riunione hanno partecipato, tra gli altri, il ministro dell’Interno Matteo Salvini, il prefetto di Genova Fiamma Spena, il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, il sindaco di Genova e presidente di ANCI Liguria Marco Bucci, il direttore di ANCI Liguria Pierluigi Vinai.

Sono stati assegnati:

  • –          12 immobili a 5 comuni della provincia di La Spezia (3 ad Ameglia, 1 ad Arcola, 3 a La Spezia, 3 a Riccò del Golfo di Spezia e 2 a Sarzana);
  • –          70 beni a 3 comuni della Città metropolitana di Genova (2 a Campomorone, 66 a Genova, ossia 22 + i 44 di oggi, e 2 a Rapallo);
  • –          2 immobili al comune di Villanova d’Albenga, in provincia di Savona;
  • –          3 beni a 2 comuni dell’Imperiese (1 a Perinaldo e 2 a Sanremo).

«I dati emersi dalla Conferenza dei servizi collocano la Liguria a metà della classifica nazionale – commenta il direttore di ANCI Liguria Pierluigi Vinai – Pur sapendo che rappresenta un costo notevole per gli enti, perché gli immobili dovranno essere risistemati e messi a disposizione in un contesto di vivibilità, ambientale e civile, come ANCI ci impegneremo nei comuni liguri per migliorarne la performance. Partendo dagli 11 che hanno già aderito, lo sforzo che faremo culturalmente sarà quello di allagare il campo d’azione, affinché sempre più amministrazioni si rendano disponibili a caricarsi di questo impegno sociale e per la legalità».

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