Liguria, Garibaldi: “una proposta di legge per sbloccare gli interventi di efficientamento energetico nelle abitazioni”

lampadina fumante

Savona / Genova. “Riuscire a migliorare due classi energetiche ogni abitazione migliora l’ambiente allo stesso modo di piantare 30 alberi. Crea lavoro nell’edilizia, fa risparmiare in bolletta i proprietari e fa accrescere il valore delle abitazioni”. Questo l’obiettivo della proposta di legge “Misure regionali per l’edilizia verde”, a prima firma del consigliere Garibaldi, che verrà illustrata lunedì alla Commissione IV Ambiente e territorio. Una proposta di legge per rilanciare gli interventi di efficientamento energetico nelle abitazioni, con procedure semplificate. L’obiettivo: recuperare due classi energetiche per ogni intervento.


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“Ogni casa consuma energia. E, come le auto e le fabbriche, inquina” dice Luca Garibaldi, consigliere regionale del Pd ligure e vicepresidente della Commissione Ambiente: “Più del 75% degli edifici in Liguria è stato costruito prima del 1975. Sono strutture vecchie che funzionano male, tanto che il 90% di loro è inserito nella classe energetica peggiore: in poche parole “consumano” troppa energia. E quindi più inquinamento, bollette più care, una casa meno salutare e con meno valore di mercato, rispetto alle nuove abitazioni che consumano un terzo. Gli incentivi nazionali per l’efficientamento energetico esistono da molto tempo, ma spesso non si riescono ad attivare in maniera uniforme. Per esempio in molte abitazioni, a partire dai condomini, è più difficile intervenire per ragioni strutturali, principalmente di altezza. Chi volesse isolare “a pavimento o a soffitto” un appartamento con una altezza interna 2,70 metri (che è il minimo di legge ma è la misura più diffusa sul nostro territorio) sarebbe costretto a seguire una lunga procedura autorizzativa. La pdl propone quindi di offrire una procedura semplificata per le migliaia di unità abitative in questa condizione, come l’inquilino del terzo piano di un condominio, in modo da poter intervenire per renderle più efficienti e meno inquinanti, dando la possibilità di accedere anche agli incentivi nazionali”.

La procedura è questa, spiega il consigliere Garibaldi: “è possibile riorganizzare, in diminuzione, gli spazi interni per consentire di realizzare gli interventi necessari a isolare termicamente l’edificio e migliorarlo di due classi energetiche. Gli interventi non possono superare il limite del 10% della riduzione dell’altezza attuale e del 5% delle superfici minime abitabili. La procedura prevede la presentazione di un progetto di intervento e il deposito dell’Attestato di Prestazione Energetica (APE) prima e dopo i lavori di modo che si verifichi l’effettivo raggiungimento dell’obiettivo del miglioramento di due classi energetiche. Chi non lo raggiunge incorre in una sanzione i cui proventi andranno ai Comuni per sostenere progetti ambientali. Nessun consumo di suolo, nessuna modifica esterna né sopraelevazione. A titolo d’esempio. Ipotesi di intervento: appartamento di 70 mq in classe energetica G da migliorare di due classi per arrivare in classe E. In quel caso si passerebbe da consumare 12.600 Kilowattora all’anno a 8400, con una riduzione del 33% del consumo di energia. Di conseguenza diminuirebbero di un terzo anche le emissioni di anidride carbonica che derivano dalla necessità di dare energia a quell’abitazione: da 2400 kg a 1600 kg. Le emissioni risparmiate, in altri termini, sono quelle che si potrebbero ottenere piantando circa 30 alberi. Sistemando un piccolo condominio avremo gli stessi benefici di un ettaro di verde in più”.

“Intervenire sulla propria abitazione significa in futuro meno consumi, meno spese in bolletta e più valore all’abitazione. Vuol dire anche dare lavoro a un settore in difficoltà come quello dell’edilizia, e quindi dare attività a muratori, artigiani, serramentisti, artigiani, tecnici, certificatori e a tutta la filiera dell’edilizia.

Inoltre la legge prevede anche l’istituzione del Tavolo per l’edilizia verde tra i vari soggetti per promuovere la formazione degli operatori, l’informazione, la valorizzazione di materiali sostenibili, a basso impatto ambientale. Una prima sede per la definizione di una strategia di edilizia sostenibile, con la realizzazione di altre iniziative in futuro” conclude Luca Garibaldi.