Liguria, nell’anniversario della strage di Capaci riunione del Tavolo della Legalità

Savona / Genova. “Oggi, nel giorno dell’anniversario della strage di Capaci, si riunirà il Tavolo della Legalità: un segnale forte, per confermare il nostro impegno, senza mai abbassare la guardia. Si tratta di un momento importante di confronto con i rappresentanti della società ligure, delle associazioni di categoria agli ordini professionali, dai sindacati agli enti locali sui temi di contrasto alla criminalità organizzata e mafiosa, della sua prevenzione, della promozione della cultura della legalità e della sicurezza urbana”. Così la vicepresidente e assessore alla Sicurezza di Regione Liguria, in vista della riunione del pomeriggio. Il Tavolo della Legalità è infatti convocato alle 17, presso la sede dell’ente in via Fieschi.


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“L’ultimo Rapporto sulla Sicurezza Urbana e la Criminalità, presentato alcuni giorni fa – ricorda l’assessore alla Sicurezza – offre spunti interessanti per il confronto di oggi, a partire dall’esito dell’indagine tra i ragazzi 16-18enni della Liguria che sono consapevoli della presenza delle mafie sul nostro territorio e vogliono parlarne. Un dato incoraggiante. Il mio auspicio è che oggi possano emergere proposte concrete anche sul fronte dell’educazione nelle scuole: per combattere la criminalità organizzata bisogna anche partire dalle nuove generazioni. Anche il lavoro della Commissione permanente d’inchiesta Antimafia che sarà istituita dalla prossima legislatura, come deciso all’unanimità dal Consiglio regionale di martedì scorso, potrà dare un contributo importante al lavoro del Tavolo della Legalità”.

Il Tavolo, istituito dalla legge regionale n.7 del 2012 per la prevenzione del crimine organizzato, si riunì per la prima volta nel febbraio del 2016. Oltre alla vicepresidente della Giunta, ne fanno parte tre consiglieri regionali (di cui uno espressione della minoranza), un rappresentante dell’Università di Genova, dell’Anci, della direzione regionale scolastica, delle Camere di Commercio, dei sindacati, delle associazioni datoriali, dell’Abi e da varie realtà del mondo dell’associazionismo regionale.