Poste italiane: parte a Savona il nuovo modello di recapito “Joint delivery”

Nella foto: la responsabile Gestione Operativa Nord Ovest, Michela Scelza

Savona. Si conclude con i Centri di distribuzione di Finale Ligure, Loano e Savona Moro la partenza del nuovo servizio di recapito di Poste Italiane in provincia di Savona: dal 20 maggio il nuovo modello “Joint Delivery” garantirà la consegna della corrispondenza anche al pomeriggio e nei week-end. La nuova organizzazione è articolata su due reti di recapito distinte, seppur integrate: la prima, denominata “linea di Base”, garantisce la consegna quotidiana di tutti i prodotti postali nella propria area di competenza; la seconda, chiamata “Linea Business”, è dedicata alla consegna dei pacchi e dei prodotti e-commerce in fasce orarie estese fino alle 19:45 e durante i fine settimana. Poste Italiane garantisce il servizio di recapito quotidiano ai circa 281.000 abitanti della provincia di Savona, alle sue 159.600 abitazioni con 85.500 numeri civici, alle 18.300 attività commerciali ed ai 5.200 uffici.

«Con il “Joint Delivery”, grazie anche all’Accordo sottoscritto con le Organizzazioni Sindacali, Poste Italiane ha voluto rinnovare il servizio di consegna della corrispondenza per soddisfare al meglio i nuovi bisogni e le nuove abitudini degli italiani, in una fase caratterizzata da una costante diminuzione dei volumi di posta tradizionale e, parallelamente, da un significativo aumento delle spedizioni di pacchi. Il “Nuovo Modello di Recapito”, introdotto ad aprile dello scorso anno, è parte integrante del piano industriale quinquennale di Poste Italiane presentato dall’Amministratore Delegato Matteo Del Fante e finalizzato alla creazione di una rete ancor più efficiente ed efficace, capace di offrire un servizio più flessibile ai cittadini. Allo stesso tempo il “Joint Delivery” assicura la sostenibilità degli oneri connessi al servizio universale, basandosi su un innovativo approccio che tiene conto delle caratteristiche del territorio, come, ad esempio, la densità abitativa e le serie storiche dei volumi di corrispondenza registrati, investendo sia sulla tecnologia sia sulla formazione di tutto il personale addetto al recapito».