LETTEREeINTERVENTI. Savona. (Comitato Antifascista Savonese). «Abbiamo ricevuto, Sig. Prefetto, la comunicazione relativa alla deviazione della fiaccolata e del corteo di Villapiana del prossimo 24 aprile. Non ci sorprende, visti i precedenti, e tutto ciò rattrista ed indigna le nostre Organizzazioni ed Associazioni. Ci rattrista, Sig. Prefetto, perché se lei avesse almeno una volta partecipato di persona ad una delle tante manifestazioni svolte fino allo scorso anno, percorrendo insieme a centinaia e centinaia di cittadini savonesi quel tragitto, avrebbe certamente potuto viverne in prima persona il senso profondo per la comunità savonese, il valore storico, l’importanza ed il significato di ogni singolo metro di quelle vie. Vie che tradizionalmente si percorrono durante le principali manifestazioni nella nostra città, non solo il 25 aprile.
Nello stesso tempo ci indigna: è uno schiaffo alle Organizzazioni Democratiche che, proprio in virtù di quanto appena detto, avevano semplicemente riproposto lo stesso tragitto percorso da più di settant’anni. Ma è uno schiaffo anche ai molti, moltissimi cittadini di Savona, Città Medaglia d’Oro alla Resistenza, che in tutto questo tempo sono sempre transitati democraticamente e civilmente per quel percorso e che, nonostante le richieste giunte da più parti, oggi si vedranno nuovamente costretti a modificare una tradizione tanto sentita ed importante in virtù di non si capisce bene “che cosa”. Perché è evidente, Sig. Prefetto, che il problema non può essere il tradizionale e storico percorso ma, semmai, aver permesso in una città Medaglia d’Oro alla Resistenza, in quel contesto (Villapiana) e per di più direttamente su quel tragitto storico, l’insediamento di un’organizzazione le cui caratteristiche sono (o dovrebbero essere) ben note a tutti, a maggior ragione a chi l’ordine pubblico lo deve, appunto, garantire.
Sig. Prefetto, non è la prima volta che il percorso viene deviato come se il problema fosse un tragitto di settant’anni e più. Ma questa volta si sta parlando della celebrazione del 25 aprile in una città Medaglia d’oro alla Resistenza. Siamo così certi, Sig. Prefetto, che deviare quel percorso storico non possa già di per sé costituire motivo di disturbo per una democratica e pacifica manifestazione, in continuità con quanto accaduto nei settanta (e più) anni precedenti? Oggi si sta parlando del 25 Aprile ma è ormai evidente che il problema non riguarda questo singolo evento. E, dunque, Sig. Prefetto, quante volte ancora? Quante?» Comitato Antifascista Savonese – Savona, 19 Aprile 2019. 74° anniversario della Liberazione dell’Italia dal Nazifascismo