Savona / Roma. Ieri il Mise ha fissato al 22 maggio, e cioè tra un mese e dieci giorni, l’incontro su Bombardier con i sindacati e i vertici aziendali, per affrontare il tema della cessione del ramo di Ingegneria, comunicata nei giorni scorsi. “È incredibile che il Ministero faccia passare così tanto tempo per discutere una questione così importante e delicata” dichiarano i consiglieri regionali del Pd ligure Giovanni Lunardon e Luigi De Vincenzi: “La cessione di Ingegneria è un pessimo segnale per il futuro dell’azienda vadese, che potrebbe preludere addirittura al suo spacchettamento. Una scelta miope e pericolosa, che si aggiunge alle incognite su alcune importanti commesse di Bombardier. Proprio per questo dare appuntamento a sindacati e azienda tra oltre un mese è una proposta che giudichiamo inaccettabile e irricevibile: una vera e propria presa in giro”.
“Il Governo precedente, quando Bombardier aveva dichiarato la mobilità, aveva convocato il tavolo con azienda e sindacati dopo 7 giorni. A quel tavolo il viceministro Bellanova chiese con fermezza all’azienda di ritirare la mobilità obbligatoria, atto che consentì ai sindacati di arrivare alla mobilità volontaria e incentivata. Ci aspettiamo dal Governo lo stesso atteggiamento, la stessa tempestività, la stessa fermezza – concludono Lunardon e De Vincenzi – nel richiedere il ritiro della procedura di cessione”.