Giornata mondiale consapevolezza autismo, anche la fontana di piazza De Ferrari si colora di blu

Piazza De Ferrari e Palazzo della Borsa - Genova - BN

Savona / Genova. Regione Liguria aderisce all’invito lanciato dall’associazione Angsa Onlus per illuminare di blu un monumento simbolo del proprio territorio in vista della ricorrenza di domani, 2 aprile, Giornata Mondiale della Consapevolezza dell’Autismo, proclamata nel 2007 dall’Assemblea Generale dell’Organizzazione della Nazioni Unite con l’obiettivo di richiamare l’attenzione del mondo su questo disturbo pervasivo dello sviluppo che colpisce decine di milioni di persone. “Come Regione Liguria – afferma la vicepresidente e assessore alla Sanità Sonia Viale – abbiamo immediatamente accolto la proposta dell’associazione che rappresenta i genitori dei pazienti: domani esporremo stendardi blu sulla facciata del palazzo di Piazza De Ferrari, dove anche la fontana sarà colorata di blu su iniziativa del Comune di Genova per celebrare la ricorrenza. È un modo per testimoniare la propria vicinanza ai pazienti e alle famiglie e, al contempo, per sensibilizzare la cittadinanza su una patologia complessa come l’autismo che si manifesta in età infantile”. All’invito dell’associazione Angsa Onlus, rilanciato da Regione Liguria, hanno risposto diversi Comuni liguri.

In Liguria sono circa 1.200 i casi di minori affetti da disturbo dello spettro autistico seguiti dagli specialisti delle unità di Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza. Di questi, circa 600 pazienti sono nell’area metropolitana genovese. Per rispondere alle esigenze e ai bisogni legati a questa patologia, Regione Liguria ha rinnovato tre anni fa il Tavolo regionale autismo, a cui siedono, esperti delle Asl, rappresentanti delle Associazioni dei familiari, rappresentanti dei Pediatri di libera scelta e dell’Università, oltre ai referenti dell’Ente non solo per l’ambito sanitario ma anche lavorativo, scolastico, abitativo e ai referenti di altri Enti, tra cui l’Inps, con il compito di ascoltare e raccogliere istanze e proposte per fornire risposte adeguate ai bisogni individuali dei pazienti. Lo scorso anno in particolare, Regione tramite Alisa ha avviato la sperimentazione di liste d’attesa aziendali per garantire una presa in carico precoce, globale e tempestiva dei pazienti, una maggiore equità di accesso ai servizi, ed evitare che la famiglia debba recarsi in diversi centri ambulatoriali per i trattamenti riabilitativi previsti dal piano individuale.

“Nell’ambito del Tavolo regionale – spiega l’assessore Viale – sono operativi gruppi di lavoro su temi specifici, come, ad esempio, lo ‘screening, diagnosi e intervento precoce’, ‘adulti ed età evolutiva’, ‘formazione’, ‘scuola e lavoro’. Il presupposto indispensabile per garantire una reale continuità assistenziale e un’adeguata presa in carico è l’integrazione fra ‘sociale’ e ‘sanitario’ che stiamo realizzando anche grazie al Piano Socio Sanitario, focalizzato sul potenziamento delle strutture territoriali, e la nuova figura dei direttori sociosanitari, che hanno il compito specifico di coniugare questi due aspetti, facilitando anche la vita delle famiglie dei pazienti che hanno bisogno di servizi integrati. Alisa ha attivato una rete specialistica sull’autismo, composta dai referenti territoriali in materia con l’obiettivo di rispondere in modo concreto e tempestivo alle principali problematiche sollevate dal Tavolo regionale, a partire dalla presa in carico precoce dei minori dopo la diagnosi con l’avvio tempestivo delle attività di riabilitazione. Le Istituzioni, Regione Liguria in primis, e tutti i soggetti dell’associazionismo – conclude – devono lavorare insieme per accompagnare con efficacia le persone affette da autismo e i loro familiari in un percorso che coinvolga tutte le età della vita dell’individuo”.

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Regione Liguria, tramite Alisa, è anche capofila di un progetto biennale sull’autismo che prevede il coinvolgimento di Veneto, Marche, Umbria e Campania per la sperimentazione, valutazione e diffusione di interventi finalizzati alla continuità delle cure, con particolare attenzione alla transizione dall’età evolutiva a quella adulta, attraverso la definizione di un percorso diagnostico terapeutico assistenziale ed educativo (PDTAE) per i disturbi dello spettro autistico.