La mafia dei pascoli: a Savona incontro con Giuseppe Antoci

(effe)Savona. Il prossimo sabato 9 marzo in Sala Rossa del palazzo comunale alle ore 18,30 ci sarà un incontro con Giuseppe Antoci che presenterà il libro “La mafia dei pascoli. La grande truffa all’Europa e l’attentato al Presidente del Parco dei Nebrodi” (Rubettino editore; Prefazione di Gian Antonio Stella), in cui racconta la sua esperienza, e “il coraggio di tanti altri servitori dello Stato che gli hanno consentito di andare avanti nella sua battaglia”. All’incontro con Giuseppe Antoci – a cura de La Casa della Legalità, La Nuova Savona e Libreria Ubik – parteciperanno Ferruccio Sansa (giornalista de Il Fatto Quotidiano), Christian Abbondanza (presidente Casa della Legalità) e saranno presenti il prefetto di Savona, Antonio Cananà, e il questore Giannina Roatta.

Giuseppe Antoci ha ricevuto molteplici Premi, riconoscimenti ed Onorificenze nazionali ed internazionali. Lo scrittore Andrea Camilleri definisce Antoci “Un Eroe dei nostri tempi”, una persona coraggiosa che facendo il proprio dovere combatte la mafia. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha concesso a Antoci l’Onorificenza di “Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana”, con la seguente motivazione: “Per la sua coraggiosa determinazione nella difesa della legalità”

«Milioni di euro guadagnati per anni in silenzio da Cosa nostra. Un business “legale” e inesplorato. Boss che riuscivano inspiegabilmente ad affittare tanti ettari di terreno nel Parco dei Nebrodi, in Sicilia, terrorizzando allevatori e agricoltori onesti, li lasciavano incolti e incassavano i contributi dell’Unione Europea perfino attraverso “regolari” bonifici bancari. Un meccanismo perverso che si perpetuava di famiglia in famiglia e faceva guadagnare somme impensabili. Un affare che si aggirerebbe, solo in Sicilia, in circa tre miliardi di euro potenziali negli ultimi 10 anni. E nessuno vedeva o denunciava. Fino a quando in quei boschi meravigliosi e unici al mondo non è arrivato Giuseppe Antoci, che è riuscito a spazzare via la mafia dal Parco realizzando un protocollo di legalità che poi è diventato legge dello Stato ed oggi è applicato in tutta Italia. Cosa nostra aveva decretato la sua morte. La notte tra il 17 e il 18 maggio 2016 Antoci è stato vittima di un attentato, dal quale è uscito illeso solo grazie all’auto blindata e all’intervento armato del vice questore Daniele Manganaro e degli uomini della sua scorta.»

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