Cambiamenti climatici e gestione del rischio, Giampedrone: “diffusione best practice per pianificazione consapevole”

Giacomo Giampedrone

Savona / Genova. Oggi al Museo del Mare si è svolto a Genova il convegno “Gestione del rischio e adattamento al cambiamento climatico: strumenti per un territorio resiliente”. “L’obiettivo di questa giornata – spiega l’assessore regionale all’Ambiente Giacomo Giampedrone – è condividere con i tecnici e tutti gli interessati le esperienze e i risultati dei progetti, per arrivare a costruire una pianificazione che sia consapevole dei rischi, attenta alle necessità di prevenzione e mitigazione del rischio, ma anche di adattamento al cambiamento climatico nel rispetto dei principi di gestione integrata e di ‘resilienza’”.


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L’evento, organizzato da Regione Liguria in collaborazione con Liguria Ricerche e Fondazione Cima è realizzato nell’ambito del progetto MAREGOT in collaborazione con ADAPT e Proterina-3Évolution: “Si tratta – prosegue l’assessore – di progetti europei strategici, finanziati dal Programma Marittimo Italia-Francia 2014-20. L’obiettivo, particolarmente importante per una regione bellissima e delicata come la Liguria, è migliorare la capacità delle istituzioni pubbliche di promuovere la prevenzione e la gestione di rischi specifici strettamente collegati al cambiamento climatico. Tutte iniziative – spiega Giampedrone – che rientrano nel più ampio campo della prevenzione del rischio per cui la giunta Toti si è impegnata con grande dedizione fin dall’inizio del suo mandato”. In particolare, MAREGOT si concentra sul tema dell’erosione costiera, mentre ADAPT e PROTERINA 3 EVOLUTION sul rischio di inondazione. Il progetto MAREGOT, avviato a febbraio 2017 e con fine prevista a gennaio 2020, vede impegnata la Regione come capofila insieme al Parco Nazionale delle Cinque Terre e all’Università di Genova. Quasi cinque i milioni di euro stanziati per tutte le aree interessate, di cui oltre 1 milione e 200 mila per la Liguria: fondi, questi ultimi, che vengono utilizzati per pianificare interventi che riducano l’impatto dell’erosione sulle attività economiche, ad esempio in quelle turistiche.

“Un esempio di best practice – aggiunge Giampedrone – che portiamo all’attenzione del pubblico e degli addetti ai lavori, è il Piano di Tutela dell’Ambiente Marino Costiero della zona dello spezzino, azione pilota del progetto che Regione Liguria sta portando avanti con l’obiettivo di limitare gli effetti del cambiamento climatico e di progettare soluzioni sostenibili e durature per salvaguardare l’economia costiera. Il Piano fornirà gli indirizzi per uno sviluppo duraturo dell’area in un’ottica di gestione integrata della zona costiera – conclude Giampedrone -, tenendo in considerazione le peculiarità del territorio sul fronte della conformazione del litorale, delle attività economiche e degli aspetti sociali”.