Alassio, salvaguardia del Santuario dei cetacei dagli oli alimentari

Alassio. Gli alunni del progetto Steward dell’ambiente, patrocinato da Regione Liguria e sostenuto da LISO, hanno ripreso le azioni di comunicazione a sostegno del santuario dei cetacei “oli free”. L’iniziativa si è svolta nell’ambito della giornata di sensibilizzazione di residenti e turisti nei confronti del corretto smaltimento dei rifiuti solido urbani con un info-pointnella centralissima Via Torino e il coinvolgimento di negozi e supermercati attraverso una indagine conoscitiva sulle tematiche inerenti igiene e ambiente pubblico come bene comune.

L’azione di comunicazione si è svolta la settimana scorsa a cura della polizia municipale, di LISO di Villanova d’Albenga, della divisione ambiente dell’azienda Nuova C Plastica, specializzata nella produzione di recipienti per la raccolta degli oli alimentari esausti, con un corner dedicato alla distribuzione dei contenitori domestici per il recupero degli scarti delle fritture e degli oli contenuti negli alimenti in scatola per sostenere la campagna “Zero oli alimentari nel Santuario dei Cetacei ” in collaborazione con la Marina di Alassio.

“L’iniziativa – come sottolineano gli insegnanti dell’Alberghiero- ha raccolto il sostegno della maggior parte dei supermercati e della popolazione che si è sottoposta spontaneamente alle domande del questionario, a prescindere dall’omaggio della borsa della spesa che aiuta a differenziare offerta da LISO e realizzata dall’azienda Merlino Pubblicità di Ceva (CN) su progetto grafico dagli alunni della classe 1ª del corso commerciale.”

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La campagna di comunicazione #AlassioRicicla è sostenuta dagli assessorati all’ambiente, al commercio, alle politiche scolastiche, dalla società consortile Alassio ambiente, dalle aziende LISO e Nuova C Plastica e sviluppata dalle classi del corso accoglienza turistica e commerciale dell’Alberghiero di Alassio sotto il coordinamento dei docenti Antonella Annitto, Giovanni Marello, Monica Barbera, Alessia Ferrua, Paolo Tavaroli e Franco Laureri, supportati dai tecnici di laboratorio Cristina Marcenaro e Italo Bellino.