Anci-Ifel, approfondimento sulla legge di Bilancio e dl Semplificazioni

Vinai Buccilli Piciocchi

Savona / Genova. Si è svolto oggi al Palazzo Ducale di Genova il seminario di approfondimento sulla legge di Bilancio (n. 145/2018) e dl Semplificazioni, promosso da ANCI Liguria con ANCI e Istituto Ifel, rivolto agli amministratori locali. Una opportunità formativa gratuita e di primo livello, con relatori esperti nazionali in tema di finanza locale: nella Sala del Camino presenti oltre 100 tra Sindaci, funzionari e impiegati tecnici negli Enti locali.

Al tavolo dei relatori, il coordinatore della Commissione Finanza Locale di ANCI Liguria Gianluca Buccilli, vicesindaco del Comune di Recco e assessore al Bilancio, insieme al direttore generale Pierluigi Vinai, l’assessore al Bilancio del Comune di Genova Pietro Piciocchi, il responsabile Finanza locale ANCI-Ifel Andrea Ferri e il responsabile dipartimento Personale e relazioni sindacali Agostino Bultrini.

«In generale, sul provvedimento del Governo ANCI ha espresso un parere parzialmente positivo, anche se molte rimangono le questioni aperte – ha affermato il direttore generale di ANCI Liguria Pierluigi Vinai, introducendo i lavori – Bene lo sblocco degli investimenti con il superamento del Patto di Stabilità, i finanziamenti in vari settori come quelli destinati ai Comuni fino a 20mila abitanti e per le Province. La manovra prevede anche per la prima volta un considerevole aumento dei fondi rivolti al sociale e alla famiglia. Certo però come ANCI stiamo vigilando sui finanziamenti ancora in attesa di erogazione, e stiamo lavorando molto sulle Cuc-Centrali uniche di committenza».

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«Nella manovra c’è attenzione nei confronti dei piccoli Comuni, lo sblocco della leva fiscale e la sospensione della perequazione del fondo di solidarietà comunale– ha detto il coordinatore della Commissione Finanza Locale di ANCI Liguria Gianluca Buccilli – ma vi sono anche misure che operano, di fatto, dei tagli alle risorse dei Comuni e mettono in discussione la possibilità di mantenere inalterate la qualità e la quantità dei servizi per i cittadini. Non bisogna dimenticare che il comparto dei Comuni ha partecipato più di altri dell’amministrazione pubblica al raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica assegnati. Pensare che ancora oggi debbano intervenire in questa direzione non è accettabile».

«Ringraziamo ANCI e il Governo per il ripristino del fondo Imu-Tasi a 300milioni, che per il Comune di Genova significa ritornare al trasferimento dell’anno scorso di 13milioni, contro gli 8 della prima fase – ha affermato l’assessore al Bilancio del Comune di Genova Pietro Piciocchi – anche se una parte di questo fondo è finalizzato a manutenzioni con una forma giuridica complessa e di difficile attuazione, e prima era più consistente perché nel 2014, ammontando a 625milioni di euro, cubava 27milioni mentre oggi ne cuba solo 13».

«In termini di taglio di risorse e restrizioni finanziarie tra il 2010 e il 2017 abbiamo avuto riduzioni complessive a livello nazionale pari al 25% della spesa corrente 2010, in Liguria il dato arriva al 38-39% – ha detto il responsabile Finanza locale ANCI-Ifel Andrea Ferri – Inoltre, la ripresa degli investimenti non è ancora visibile: nel complesso in Italia gli investimenti si sono ridotti del 30%, mentre in Liguria tra il 35 e il 40%. Bisogna lavorare di più sulle regole di affidamento e sul Codice degli Appalti, perché le difficoltà sotto il profilo procedurale si abbattono su strutture che hanno subito la più forte riduzione del personale di qualsiasi altro comparto della pubblica amministrazione: i Comuni, rispetto al 2010, sono sotto di oltre il 15% del personale e questo in certe aree rischia di essere una vera e propria catastrofe organizzativa. Su questo e sulla semplificazione l’impegno di ANCI andrà avanti».

Sul tema del personale è intervenuto il responsabile dipartimento Personale e relazioni sindacali Agostino Bultrini: «La legge di Bilancio contiene luci e ombre – ha affermato – Luci perché c’è una semplificazione di alcuni adempimenti sulle assunzioni e l’eliminazione di alcuni meccanismi sanzionatori che appesantivano le procedure di reclutamento. Le ombre riguardano la nuova disciplina delle graduatorie concorsuali, in particolare la previsione di graduatorie che non abbiano idonei sulle nuove procedure. ANCI sta chiedendo un correttivo per assicurare la giusta flessibilità ai Comuni nel far fronte a tutte le ipotesi di cessazione del personale non programmabili».