Loano. Sabato 12 gennaio alle 17 nella Sala del Mosaico di Palazzo Doria a Loano si terrà l’inaugurazione di “Tambresoni al quadrato – Viaggio nell’arte”, mostra personale di Piero e Alessandro Tambresoni.
L’esposizione gode del patrocinio dell’assessorato a turismo, cultura e sport del Comune di Loano.
Piero Tambresoni, classe 1930, è un autodidatta, pittore e scultore ma soprattutto ceramista. Ha una passione per la figura del cavallo in tutte le sue rappresentazioni. Come scrive Nicola Davide Angerame, secondo lui “l’arte è anche un luogo di amicizia. Malgrado la critica è la storia dell’arte ci abbiano convinto che sia una guerra di tutti contro tutti per la preminenza di una sola visione del mondo e della bellezza, nel fare arte si attiva l’interiorità dell’artista e dell’uomo che si apre con generosità e trova nella forma inventata un messaggio, a volte imperituro, affidato alle cure del mondo e della storia”. L’avvicinamento recente alla lavorazione della ceramica da parte di Piero Tambresoni assume così “il senso di una generosa offerta di forme verso il prossimo confermando tutto il suo essere e la sua vita, vissuta come ‘figlio’ della seconda guerra mondiale che ha navigato per il mondo e si è impegnato nel campo sociale, non smettendo mai di prendersi cura della realtà che lo circonda. Con animo appassionato affronta la ceramica come un nuovo capitolo della vita è dello spirito. I suoi cavalli, un tema ricorrente felicemente ossessivo, che colpiscono per la loro forza espressiva e per le forme quasi tragiche che a volte sanno assumere. Sembrano prendere su di loro il peso dell’esistenza umana. Un peso che a Piero sta molto a cuore, come a tutti i veri artisti”.
Alessandro Tambresoni, classe 1974, frequenta l’istituto d’arte e successivamente l’accademia di pittura. “Starman” nasce nel 1997, dall’osservazione di un ragazzo speciale: “Lui amava dondolare dolcemente la testa a destra e a sinistra, come un metronomo. Aveva una tale innocenza e dolcezza nel farlo che il mio cuore in pezzi si è separato. Da questa visione è nato ‘Starman’ giocoso omino delle stelle. Ho avuto modo, durante la stesura della mia tesi di laurea, di frequentare un istituto specializzato nella cura di diverse patologie mentali. Sono stato in mezzo a loro per un anno, ho giocato insieme a loro mi sono sporcato di colore con loro, abbiamo disegnatoi, li ho abbracciati e osservati. Sono diventato una persona migliore dopo questa esperienza. Da uno di loro è nato ‘Starman’, è stata l’immagine più vicina al concetto di pura bellezza che i miei occhi abbiano mai veduto”.
“Oggi gli Starman si sono organizzati, sono scesi dalle stelle e hanno deciso di costruire una figura umana. Come supporto non hanno scelto una tela ma un cofano di auto. Il cofano mi permette di avere un supporto ‘vivo’ qualcosa che ha viaggiato per il mondo, una parte di un auto che apparteneva a qualcuno che gli ha voluto bene. Ha assistito passivamente a vita vera, gioie, pianti, litigate, amore, si è impregnato di tutte queste emozioni. Quale supporto migliore per il girovagare dei miei piccoli Starman”.
L’esposizione sarà visitabile fino a venerdì 25 gennaio dal lunedì al venerdì negli orari di apertura degli uffici comunali. Il 13, 19 e 20 gennaio la mostra sarà visitabile dalle 15.30 alle 19.30.