Artigiani e piccole imprese liguri a Milano a sostegno dello sviluppo dell’Italia

Nella foto: delegazione Confartigianato Liguria con l'europarlamentare ligure Brando Benifei

Savona / Milano. Grande successo per “Quelli del Sì”, la manifestazione organizzata da Confartigianato nazionale che questa mattina, al MiCo di Milano, ha chiamato a raccolta centinaia di imprenditori artigiani provenienti da tutta Italia. Un’iniziativa sostenuta con forza anche da Confartigianato Liguria, presente con un’ampia delegazione per ribadire il proprio Sì allo sviluppo del Paese, che ha portato a Milano le peculiarità e le esigenze del nostro territorio: dal Terzo Valico al raddoppio ferroviario del Ponente ligure, fino ai tanti interventi locali.


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Uno sviluppo che passa, inevitabilmente, dalla realizzazione delle opere infrastrutturali, di cui si è parlato a fondo nel corso della manifestazione. Ma non solo. La crescita passa anche per l’alleggerimento di una burocrazia che pesa ancora troppo sulle spalle delle micro e piccole imprese e per reti e connessioni per il trasferimento dei dati e della conoscenza. Passa anche per una giustizia civile più rapida ed efficiente, per un credito più accessibile e per un mercato del lavoro che valorizzi il merito e che sappia avvicinare domanda e offerta.

«La manifestazione di oggi è una grande dimostrazione di quanto il mondo della micro e piccola imprenditoria artigiana sia unito per sostenere la crescita dell’Italia e sia unito nel chiedere, ancora una volta, che si affermino le condizioni di sviluppo del Paese – dice Giancarlo Grasso, presidente di Confartigianato Liguria – Per questo motivo, oggi, abbiamo lanciato il nostro messaggio, forte e chiaro. Un messaggio totalmente positivo, esclusivamente a sostegno della crescita economica dell’Italia. Ma che non può prescindere da un impegno concreto a supporto delle nostre piccole imprese, dalle quali dipende lo sviluppo e la competitività in Europa. Un messaggio a cui non si può rimanere indifferenti».

Un’occasione, dunque, anche per sollecitare quanto già chiesto ai tavoli ministeriali di questi giorni: «Quando parliamo di azioni concrete – spiega Grasso – ci riferiamo, per esempio, alla riduzione delle tariffe Inail, alla revisione del Codice degli appalti, con l’affidamento delle opere alle imprese “a chilometro zero” e l’innalzamento delle soglie per l’assegnazione diretta. Ma parliamo anche dell’innalzamento della deducibilità dell’Imu sugli immobili strumentali delle imprese, della sostituzione del Sistri con un sistema di tracciabilità dei rifiuti realmente efficace. Parliamo anche della proroga del super ammortamento che ha permesso a molte imprese di essere più competitive rinnovando i beni strumentali, e il rifinanziamento del credito d’imposta per la formazione digitale previsto dal Piano Impresa 4.0».