Savona / Genova. (effe) – Ancora in agitazione i lavoratori di Piaggio Aerospace dello stabilimento di Villanova d’Albenga che dopo l’annuncio dello scorso 5 dicembre ancora attendevano lo “sbocco” degli stipendi di novembre. Il Ministero dello Sviluppo economico ha comunque oggi confermato che il Commissario straordinario di Piaggio Aero Industries Spa, Vincenzo Nicastro, ha infine ottenuto l’autorizzazione dal Tribunale di Savona per procedere all’immediato pagamento degli stipendi dei lavoratori. La sopravvivenza e il futuro degli stabilimenti liguri di Villanova d’Albenga e di Genova Sestri Ponente rimane invece ancora tutta da definire.
“A me pare che passi il tempo e Piaggio sia sempre al punto di partenza, complice anche un atteggiamento ambiguo dell’Azienda” ha dichiarato il sindaco di Villanova d’Albenga Pietro Balestra, “mi auguro vivamente che, nell’interesse di tutti, le problematiche sul tavolo vengano affrontate con serietà, professionalità e soprattutto chiarezza che è un po’ quella che è mancata negli ultimi tempi”. “Noi stiamo con la guardia alzata pronti a confrontarci e, se del caso, intraprendere nuove azioni decise a sostegno dei lavoratori in una seria prospettiva di sviluppo dell’attività aziendale, come peraltro in molti hanno sancito lavandosi la bocca e sottoscrivendo impegni concreti solamente 4 anni fa. Siamo in attesa” conclude Balestra.
Pd in polemica con il Governo
“Oggi eravamo in piazza al fianco dei lavoratori di Piaggio Aerospace, per chiedere il pagamento degli stipendi di novembre, cosa che, per fortuna, pare si sia sbloccata”, commentano i consiglieri regionali del Pd ligure Giovanni Lunardon e Pippo Rossetti: “La mobilitazione dei dipendenti dell’azienda ha sicuramente concorso ad accelerare questo esito e non possiamo che esserne soddisfatti. Ma dopo questo primo passo l’obiettivo più importante è capire quale sarà il futuro di Piaggio e cosa intenda fare il Governo con i 766 milioni di euro che erano stati stanziati per la commessa del ministero della Difesa e che ormai sembra perduta. Il Mise deve convocare un incontro al più presto, dopo i rinvii dei giorni scorsi: non possiamo correre il rischio che si vada a dopo le vacanze di Natale”.
“È inaccettabile che un’azienda fondamentale per la Liguria e l’intero Paese, con 1100 lavoratori, non sappia quale sia il suo destino. Serve un piano di rilancio industriale di Piaggio che finanzi lo sviluppo e la realizzazione dei droni progettati dall’azienda. Per farlo occorre mettere in campo i 766 milioni che erano stati previsti per la commessa che questo Governo ha fatto sfumare. Di solito le crisi aziendali nascono per problemi che riguardano il prodotto, il mercato o le risorse economiche. Nel caso di Piaggio però c’erano il prodotto (il drone), il mercato (quello italiano e quello arabo) e le risorse (i 766 milioni stanziati dal Governo precedente). Quindi – sostengono Lunardon e Rossetti – è incredibile ciò che è avvenuto in questi mesi. L’Esecutivo Lega-5 Stelle, bloccando inspiegabilmente la commessa del drone, è riuscito a mettere in ginocchio un’azienda che funzionava e in cui lavorano 1100 persone”.
A rischio anche il futuro della Laer H di Albenga
“Il rinvio dell’incontro al Mise su Piaggio della scorsa settimana è una pessima notizia anche per la Laer H di Albenga”. Il consigliere regionale del Pd e vicepresidente del Consiglio ligure Luigi De Vincenzi è inoltre tornato ha sollecitare maggiore attenzione da rivolgere anche alle altre industrie dell’albenganese strettamente legate al futuro dello stabilimento Piaggio di Villanova: “Il commissario straordinario di Piaggio Aerospace incontri la dirigenza della Laer H, al fine di ricomprendere nell’orizzonte delle azioni a salvaguardia di Piaggio, questa importante realtà industriale del settore aeronautico, legata a doppio filo a Piaggio e, come tale, pesantemente investita dalla sua crisi”.
“Laer H – ha ribadito Luigi De Vincenzi – non è una semplice azienda dell’indotto, visto che è lì che vengono realizzate e assemblate le carpenterie metalliche dei velivoli Piaggio, sia militari sia civili, compresi quei droni al centro della commessa da 766 milioni di euro avviata dal Governo di centrosinistra e bloccata dall’attuale Esecutivo giallo-verde. Una situazione di impasse, che ha decretato la crisi di Piaggio e, a ruota, quella di Laer H. Ed è per questo che il tavolo al Mise non può e non deve riguardare solo Piaggio Aerospace, ma anche questa realtà di primaria importanza per il nostro territorio, sia in termini di innovazione tecnologica che di offerta lavorativa altamente specializzata e in grado di offrire formazione ai ragazzi degli istituti professionali del nostro territorio”.