Ceriale, Antonello Taurino in “La scuola non serve a nulla”

Ceriale. Ultimo appuntamento del Festival dei Monologhisti: mercoledì 1° agosto presso l’Arena C. Vacca a Peagna di Ceriale Antonello Taurino reciterà in “La scuola non serve a nulla” (di A. Taurino e Carlo Turati). Inizio spettacolo ore 21.30, con ingresso libero.


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«Il professore di una scuola di frontiera viene sospeso dal servizio, anche se non si capisce bene perché. Metodi didattici troppo bizzarri? Può essere, ma del resto come fare per accendere quel minimo sindacale di interesse in classi terremotate e multirazziali, multireligiose, multilinguistiche, multiproblematiche, ma, soprattutto, monoimpreparate?

Non è il Vietnam, no, ma sicuramente è un mondo senza Garroni e senza lieto fine, che pare sorretto solo dall’eroismo dei singoli e dove forse conviene mettere da parte il rigore istituzionale per provare a battere altre strade».

«Sì, perché l’autore, Antonello Taurino, docente precario di giorno e attore altrettanto precario di sera, racconta il tutto. Attore comico e insegnante: due mestieri, che, a volte, non sono poi così diversi. In fondo, quella del docente non è forse una declinazione dell’arte dell’attore? E una lezione non è una forma particolare di spettacolo? Fare il prof. nella “Buona Scuola”, in una pessima scuola di periferia, è una fatica di Sisifo. Ma, se sopravvivi, ne esci capace di recitare Ionesco all’Oktoberfest, affrontare Shakespeare tra i rutti della platea o rendere Pirandello interessante anche al pubblico di Martufello. Per questo il Prof. osa innovare. Tanto…»

«E forse ha davvero esagerato, come comincia a profilarsi man mano che procede il racconto dei suoi aneddoti esilaranti, che rendono anche ai non addetti ai lavori il grottesco di una situazione paradossalmente reale. Il Prof. incarna davvero un’emergenza sociale, con quelle nevrosi tipiche del burnout cui è soggetto chi fa questo mestiere, e ci sembra quasi di vederlo faticare tra i suoi allievi – che cominciamo a riconoscere anch’essi nei loro tic caratteriali -, mentre ci parla del Web, di una generazione iperconnessa che non sa distinguere un cateto da un catetere, ma che sa hackerare il conto corrente di tutto il corpo docente… Opera originale, divertente, per certi versi quasi di “teatro civile”, “La Scuola non serve a nulla” non è un progetto per soli addetti ai lavori. In fondo tutti noi abbiamo a che fare con la scuola. Vuoi per mestiere, vuoi perché ci vanno figli o nipoti o, più semplicemente, perché dovrebbe essere il luogo in cui si danno alle nuove generazioni gli strumenti attraverso i quali, un giorno, confrontarsi e misurarsi con il resto del mondo».