Teatro in Fortezza: Penelope e Odisseo nell’interpretazione di Tullio Solenghi

Appuntamento con “Odissea – un racconto mediterraneo”, per la regia di Sergio Maifredi. Domenica 29 luglio alle ore 21.30 Tullio Solenghi porta in scena, alla Fortezza di Castelfranco di Finale Ligure, il XIX libro dell’Odissea –l’incontro tra Penelope e Odisseo-

Ideato dallo stesso Maifredi e prodotto da Teatro Pubblico Ligure con la consulenza letteraria di Giorgio Ieranò e Matteo Nucci, il progetto teatrale “Odissea – un racconto mediterraneo” si propone di riportare all’originaria forma orale un caposaldo della letteratura occidentale come l’Odissea, affidandone i diversi libri ad attori diversi. Tullio Solenghi, da par suo, “restituisce la forza del rapporto tra i coniugi, la gioia trattenuta di Penelope che inizia a capire chi abbia di fronte, la solidità di Odisseo nel non svelarsi, benché afflitto per le lacrime della sposa, il tutto intessuto da momenti di leggerezza e ilarità”.

Spiega Sergio Maifredi ideatore e regista: «“Odissea – un racconto mediterraneo” è un progetto permanente, un percorso da costruire canto dopo canto scegliendo come compagni di viaggio i grandi cantori del teatro contemporaneo e quegli artisti che sappiano comunicare in modo estremamente diretto, non con la protezione del “buio in sala” ma guardando negli occhi il proprio pubblico, non proteggendosi dietro gli schermi delle belle luci o di una bella musica di sottofondo ma affrontando a mani nude la parola».

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In Penelope Odisseo ritrova un suo doppio. “Penelope è astuta almeno quanto il suo sposo. È stata astuta nel tener testa ai pretendenti, con il gioco della tela, ed è astuta nel saggiare chi dice d’esserle marito. Ordina alle ancelle di spostare il letto nuziale: quel letto è intagliato nel tronco di un secolare ulivo che affonda le radici nella terra dei padri. ‘Nessun umano lo può spostare!’ dice lo straniero. E Penelope si scioglie in un pianto trattenuto da vent’anni. La notte la passeranno ad aversi e a ritrovarsi. Raccontandosi due decenni trascorsi nell’attesa e nel suo ritorno”.

Come succedeva ai tempi di Omero il pubblico ascolta un cantore che inchioda gli spettatori con la forza della parola. Odissea ha inchiodato ai sedili di pietra dei teatri antichi e di velluto rosso migliaia di spettatori e con l’appuntamento del 29 luglio ha portato a Finale Ligure tre spettacoli (il primo è stato a giugno con Moni Ovadia), affidati ai più grandi interpreti di oggi.

“Odissea – un racconto mediterraneo” fa parte della rassegna Teatro in Fortezza che ospita tra giugno e settembre 7 spettacoli nella splendida cornice di Castelfranco e si inserisce del progetto “La fortezza ritrovata”, un programma ambizioso che mira a valorizzare Castelfranco ed allo stesso tempo l’offerta culturale e turistica della città.

«La stagione Teatro in Fortezza intende mettere a disposizione della città uno spazio teatrale estivo tra i più belli di tutta la Liguria restituendo a Finale e ai villeggianti della Riviera, e non solo, un’occasione per godere di spettacoli di qualità e di riappropriarsi di un bene che solo nella fruizione e nella condivisione può trovare nuova vita, dopo anni di mancato utilizzo. La scelta operata nella stesura del cartellone è stata quella di offrire una panoramica molto diversificata passando dal teatro ‘civile’ che affronta argomenti contemporanei e quotidiani a testi poetici che indagano le grandi passioni, a commedie, alla storia letteraria su cui l’Occidente ha fondato la propria cultura. Un ventaglio di proposte come una lente di ingrandimento -e di divertimento- per leggere la realtà che ci circonda».