Ricordo degli Altaresi Caduti e Dispersi nelle Guerre del Duce (1935-1945)

lutto

Altare. Giovedì 7 giugno alle ore 21 sarà presentato il volume di Gianni Tostani dal titolo “”Ricordo degli Altaresi Caduti e Dispersi nelle Guerre del Duce (1935-1945)”. Sarà presente l’autore ed interverrà l’ing. Antonio Rossello, Presidente del “Centro XXV Aprile“, che raccoglie l’eredità di componenti autonome e cattoliche della Resistenza, recentemente nominato Segretario della sezione dell’Associazione Nazionale Carabinieri di Varazze, autore di varie pubblicazioni.

L’evento è «un’iniziativa esclusiva dell’autore al fine di promuovere la conoscenza la storia locale; la data dell’evento è forse stata volutamente scelta al di fuori da periodi tipici delle celebrazioni per favorire un clima sgombro da ogni tipo di retorica. Punto d’arrivo di una ricerca iniziata diversi anni presso sedi archivistiche e grazie a testimonianze dirette, la pubblicazione elenca i nominativi dei Caduti e Dispersi altaresi di nascita o per residenza durante le vicende belliche verificatesi nel decennio 1935- 1945, diverse dei quali fino ad oggi marginalmente o mai ricordati, due aventi titolo ad essere aggiunti all’elenco attualmente riportato sul locale Monumento.»

«Il volume costituisce non solo una raccolta di informazioni sulla vita e sulle modalità della morte di tutti questi Caduti e Dispersi ma presenta un valido inquadramento degli avvenimenti generali in cui contemporaneamente si muoveva la nostra Nazione. Eventi cruenti, ma anche momenti di cambiamenti sociali e politici che in questa nostra epoca di squallidi egoismi e miopi calcoli utilitaristici hanno del prodigioso. La ricostruzione di passaggi di straordinaria temperie, non resa attraverso anacronistici stereotipi, bensì quale un dato di fatto che emerge dai documenti degli archivi, della parrocchia, dalla memorialistica e dai ricordi di un’intera comunità. La presentazione del volume costituirà l’occasione per illustrare i criteri seguiti e le difficoltà affrontate dall’autore nel reperimento di questi dati, ma anche per riflettere, insieme, su alcune aspetti che la più recente storiografia ha posto al centro dei propri interessi.  Come avvenne che i soldati, ed anche i civili, presero consuetudine con la violenza indotta dalla guerra? Quali forme ha assunto la memoria del conflitto? Ha avuto un senso il tributo di sangue versato?».

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