Coldiretti: gravi ritardi nei pagamenti assicurativi

Cifre importanti che rappresentano un sostegno fondamentale per gli agricoltori di tutta Italia “sono fermi da troppi anni nelle casse dello Stato”, sostiene la Coldiretti: “se non si interviene con un’azione decisa l’intero Paese rischia di perdere centinaia di milioni di risorse comunitarie destinate ad un intervento strategico per l’agricoltura italiana. Lo Stato, infatti, è debitore nei confronti degli agricoltori per il mancato versamento dei contribuiti per le assicurazioni contro le calamità nelle campagne ed è per questo motivo che Asnacodi (Associazione dei Consorzi di Difesa) ha richiesto l’intervento del presidente dell’Autorità anticorruzione, Raffaele Cantone”.


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La Liguria non fa eccezioni infatti, come fa notare il Consorzio della Liguria, al quale sono associate 350 aziende (250 assicurate per polizze sulle serre e 100 per le colture a pieno campo), è in credito di 103 mila euro per le polizze strutture del 2015 e di ben 110 mila euro per quelle del 2016.

“Non possiamo più permettere che le nostre imprese attendano la liquidazione dei contributi risalenti, addirittura, al 2015 oltre che quelli riferiti agli anni successivi – affermano Pier Luigi Cesio, Presidente del Consorzio Liguria e Bruno Rivarossa Delegato Confederale – i ritardi della burocrazia sono al limite del paradossale.  Gli anticipi fatti con analoghe esposizioni bancarie sono ormai in scadenza: quella del 2015 il 30 giugno, e quella del 2016 il 30 dicembre di quest’anno. È anche per questo che occorrono subito misure straordinarie per allineare i pagamenti: non possono sempre essere le imprese a subire le pesanti ripercussioni che tutto questo comporta. In una situazione come quella odierna è fondamentale l’arrivo di tali contributi ed è paradossale che l’UE li abbia già erogati e che queste risorse rimangano ferme nelle casse ministeriali. Ci auguriamo, quindi, che l’intervento dell’Autorità anticorruzione possa concretamente sbloccare la situazione”.

Coldiretti, nel sostenere la protesta di Asnacodi, ha chiamato a raccolta gli agricoltori nella Capitale convocando provocatoriamente l’Assemblea domani, mercoledì 30 maggio alle 10,00 in piazza davanti al Ministero delle Politiche Agricole in via XX Settembre 20 a Roma.