Economia ligure: sempre più giovani puntano sull’agricoltura

Sono circa 500 le domande presentate dai giovani imprenditori liguri per il primo insediamento in agricoltura tramite i Piani di sviluppo rurale (Psr 2014-2020) dell’Unione Europea, numero che mostra come si è giunti ad un’inversione di rotta epocale del settore, dove gli under 40 continuano costantemente a crescere.

È quanto rende noto Coldiretti Liguria in occasione del rinnovo dei vertici regionali di “Giovani Impresa”, il vivaio dell’associazione Coldiretti dedicata ai giovani imprenditori e al loro futuro in agricoltura.

È un fenomeno generalizzato a tutta Italia, con circa 30 mila giovani imprenditori che hanno deciso di fare dell’agricoltura il proprio futuro. È una scelta consapevole, registrabile già negli anni scolastici con un numero sempre maggiore di iscritti agli istituti agrari e a corsi di specializzazione del settore. E anche in Liguria questo ritorno all’agricoltura, che nel 2017 ha fatto registrare la presenza di quasi 900 imprese under 40 (il 10% in più rispetto al 2016), cresciute di altre 400 unità nel 2018, non può essere banalizzato come semplice risposta o «ripiego» in tempo di crisi: i ragazzi fanno una scelta consapevole ritornando alla terra e lo fanno con un qualcosa in più rispetto ai predecessori.

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E una scelta consapevole l’ha fatta Davide Busca, di Savona, proviene da uno settori cardine dell’economia ligure, quello ittico. Definito un “contadino del mare”, insieme ai suoi due soci, è titolare dell’azienda ittica Alalunga pesca professionale snc, una società di pesca tra le più giovani d’Italia, che opera nel rispetto delle tradizioni liguri e nella trasformazione del pescato locale. La loro intuizione vincente è stata quella di valorizzare il cosiddetto pesce povero e il pescato meno conosciuto attraverso l’ invenzione dell’aperitivo a miglio zero.

“ Voglio ringraziare i giovani della mia Regione per la fiducia dimostratami – afferma il nuovo delegato Regionale Giovani Impresa Coldiretti, Da