Agriturist, servono azioni concrete contro “la piaga dell’abusivismo turistico”

L’incontro in Regione Liguria oggi tra il presidente nazionale di Agriturist, Cosimo Melacca, ed il presidente della Regione Giovanni Toti è stato definito “proficuo”. Il tema del confronto è stato quello che ormai moltissimi operatori del settore ricettivo, da Agriturist agli stessi albergatori, definiscono “la vera e propria piaga dell’abusivismo turistico”.

“In una regione come la Liguria – ha sottolineato il presidente della più antica organizzazione degli agriturismi in Italia – sempre più votata al turismo e, soprattutto al connubio di alta qualità tra territorio e prodotti agroalimentari, non si può più sottacere la piaga di tutte quelle strutture occasionali, ormai non più tali, e prive di ogni controllo, compresa la mancanza di partita Iva, che fanno concorrenza sleale a chi fa ricettività di qualità, rispettando regole e pagando fior di tasse allo Stato per le proprie attività imprenditoriali”.

“In Liguria – continua Cosimo Melacca – ormai i bed and breakfast privi di partita Iva sono a migliaia e tutti giorni continuano ad esserne aperti con una semplice comunicazione al Comune di residenza. Queste strutture ricettive  non sono stanze della casa di residenza del proprietario ma veri e propri appartamenti di cui, solitamente, le chiavi sono lasciate al bar vicino o all’agenzia che li gestisce. Il tutto fatto attirando la clientela con prezzi stracciati proprio in virtù del fatto che sono strutture prive di ogni regola e tasse, ma soprattutto controlli fiscali dei quali l’agriturismo e gli albergatori sono pieni”.

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“Abbiamo trovato nel Governatore Toti – continua il presidente nazionale di Agriturist – un attento interlocutore che ha manifestato assoluta comprensione nelle giuste osservazioni da noi portate nel confronto. Gli agriturismi, come gli alberghi, le locande ed i ristoranti, giustamente dotati di partita Iva e soggetti a costanti controlli –  solo per gli agriturismi sono 24 i livelli di controllo attivabile – non vogliono certamente fare una difesa di ‘corporazione’ ma chiedono uguali regole in un logico regime di libera concorrenza”.

“A tutto questo – dice Melacca – si aggiunge la homerestaurant, o l’affitta il tuo giardino per il camper di passaggio, e così abbiamo legittimato anche i ristoranti abusivi, per fare il pranzo o la cena senza regole e controlli, terreno fertile per il sommerso”.

“Chiediamo con forza – ha proseguito Melacca – che tutte le strutture ricettive dei B&B, nate lo ricordiamo come occasionali e quindi come semplice ospitalità, spesso in strutture dichiarate falsamente propria abitazione, debbano avere una partita Iva che permetta, come per tutti noi, una corretta tracciabilità e parità di trattamento con chi opera in un settore così importante, in Liguria come in Italia”.

L’esasperazione degli agriturismi è altissima; non è più immaginabile, secondo Agriturist Liguria, “tale concorrenza sleale e abusivismo vero e proprio che danneggia, tra le altre cose, l’immagine e la qualità stessa della Liguria come del Paese”.

“Queste strutture – continua Cosimo Melacca – omettono, molto spesso, la dichiarazione delle presenze alla questura, adempimento, lo ricordiamo legato anche alle norme antiterrorismo”.

Non va dimenticato che, nel caso dell’agriturismo, l’attività ricettiva, frutto di sacrificio e di qualità, è una delle attività degli agricoltori che, in primo luogo sono appunto “coltivatori”e che attraverso questa attività svolgono anche un ruolo sociale molto importante di salvaguardia e ripristino del territorio, specie dell’entroterra, nonché “volano vero e proprio per questo territorio e quindi per l’indotto che da esso viene mantenuto”.

Il presidente della Regione Toti, visto anche il suo ruolo nel panorama politico nazionale, ha manifestato la sua intenzione di approfondire la materia sul giusto livello di competenza, quello nazionale, e di fare le giuste pressioni sul livello locale (Comuni) per i controlli di loro competenza contro chi abusivamente offre abitazioni su noti canali web.

Cosimo Melacca ha – in conclusione dell’incontro – “manifestato soddisfazione ma nel contempo attenzione affinché davvero alle parole seguano fatti concreti. Se no – ha sottolineato – siamo pronti qui come altrove a consegnare le chiavi delle nostre strutture alle istituzioni manifestando così la nostra totale impotenza nei confronti di una concorrenza sleale inaccettabile e non più possibile ma soprattutto sostenibile”.