Intese sul contratto di lavoro termale e pubblici esercizi/ristorazione

Roma, 21 febbraio 2018 – Il coordinamento nazionale delle strutture e dei delegati della Fisascat Cisl ha approvato a Roma gli accordi per i nuovi contratti nazionali del lavoro termale e dei pubblici esercizi, ristorazione collettiva, commerciale e turismo, comparti che occupano una vasta platea di lavoratori, con oltre un milione di addetti.

«Le previsioni normative sull’aumento economico, sul riconoscimento dell’una tantum e sull’ampliamento degli interventi per la formazione e la professionalità nel nuovo contratto di lavoro termale siglato a sei anni dalla scadenza con Federterme si muovono nella direzione di accrescere la professionalità dei 15mila operatori di un comparto che può certamente contribuire alla valorizzazione del turismo e del patrimonio culturale e naturale italiano, amplificando gli investimenti annunciati dal ministero dei Beni Culturali e del Turismo Mibact proprio in questi giorni» ha dichiarato il segretario nazionale della Fisascat Cisl Davide Guarini a margine del coordinamento.
Il sindacalista ha sottolineato anche la validità della nuova normativa applicata ad oltre un milione di dipendenti dei bar, dei ristoranti e delle tavole calde, dei fast foods, delle pasticcerie, delle mense, degli spacci aziendali e delle aziende di fornitura di pasti preparati.

«Anche il nuovo contratto dei pubblici esercizi, della ristorazione collettiva commerciale e del turismo siglato con le associazioni imprenditoriali di settore  Fipe, Angem, Lega Coop Produzione e Servizi, Federlavoro e Servizi Confcooperative e Agci a quasi cinque anni dalla scadenza, ha definito nuove norme che tutelano al meglio le lavoratrici ed i lavoratori a cominciare dall’importante aumento economico, agli interventi sul welfare aziendale, sulla flessibilità contrattata, sulla formazione e sull’apprendistato, sul sistema di appalti e sui cambi di gestione nel settore della ristorazione collettiva e delle mense dove peraltro è prevalente l’occupazione femminile, tutelata anche con una specifica normativa vs le molestie e le violenze nei luoghi di lavoro» ha sottolineato il sindacalista.

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È il segretario generale della categoria della Cisl Pierangelo Raineri a rimarcare che «con grande senso di responsabilità la Fisascat Cisl ha portato avanti i negoziati di rinnovo consapevole della necessità di salvaguardare l’occupazione in due settori importantissimi dell’economia italiana ma particolarmente esposti alle dinamiche di mercato ed alla capacità di spesa dei consumatori messa a dura prova dalla crisi economica degli ultimi anni». «Gli aumenti economici dignitosi, il potenziamento della formazione professionale l’introduzione di meccanismi di conversione del salario variabile in welfare aziendale, l’utilizzo dell’istituto dell’apprendistato per l’ingresso dei giovani nel mercato del lavoro e il protocollo sul sistema degli appalti nel settore della ristorazione sono tutti elementi qualificanti di accordi, siglati nel pieno esercizio del mandato di rappresentanza conferitoci, che rispondono efficacemente alle esigenze di oltre un milione di lavoratori che tanti anni hanno atteso per vedersi rinnovare il contratto di lavoro» ha concluso il sindacalista.