Marisa d’Albisola. Cronache e arte dagli anni ’30 agli anni ’80 del Novecento

di Claudio Almanzi – Savona. Venerdì pomeriggio (alle ore 18) presso la Libreria Feltrinelli Point, in Via Astengo, 9, a Savona, la giornalista Silvia Campese presenterà il volume “Marisa d’Albisola”, edito dalla Cappello. Si tratta di una specie di docu-fiction in piena regola, realizzata con passione dalla nota artista savonese Lorenza Rossi Lasab che racconta cronache ed eventi legati all’arte ligure dagli Anni Trenta agli Ottanta. Un libro-documento che è soprattutto il racconto della protagonista Marisa Mantovani, albissolese di Vico Chiuso, classe 1936, mamma dell’ autrice. Il volume (che ha la pregevole prefazione del professor Silvio Riolfo Marengo) è frutto di un certosino lavoro di ricerca e non è soltanto una lunga intervista alla Mantovani, ma anche una ghiotta occasione per tutti coloro che amano la Storia dell’ Arte del Novecento per fare una vera e propria full immersion in quella che è stata l’ età dell’ oro di Albisola.


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“Ho cercato soprattutto – ci ha spiegato la stessa Rossi Lasab- di ricostruire i rapporti tra il mondo del lavoro e la vita quotidiana della popolazione albisolese e la grande tradizione artigianale e artistica che ha caratterizzato la storia di Albisola negli anni d’oro”.

La Mantovani ha raccontato all’ autrice episodi chiave di quegli anni, fatti di cronaca ed importanti eventi artistici avvenuti tra la fine degli anni Trenta e l’inizio degli anni Ottanta del Novecento, quando si chiude la grande stagione dell’arte albisolese e si definirono i cambiamenti che portarono alla completa trasformazione della città.

La narrazione è introdotta dal testo di presentazione di Nicoletta Negro, Assessore alla Cultura del Comune di Albissola Marina “È il racconto di una vita- scrive la Negro- fra amori adolescenziali, mostre d’arte, affetti e lavoro, in un susseguirsi di aneddoti, come in un album fotografico di famiglia, dove la vita personale e la storia dell’arte, che segnerà il Novecento Italiano, vengono vissuti con grande naturalezza, quella naturalezza di chi sa distinguere il bello, ma che possiede anche intelligenza e sensibilità. In fondo la storia di Marisa, è una storia semplice, come tante ad Albissola in quegli anni ed è proprio la sua semplicità a dare tanta forza ai suoi racconti, che spaziano dai ricordi di bambina, mentre giocava fra le vasche di decantazione dell’argilla, agli incontri quotidiani con Adolfo Testa in casa sua, alla maestosa realizzazione del Lungomare degli Artisti, sino ai convegni della Società Ligure di Storia e Patria in Villa Faraggiana. Grandi nomi del panorama artistico si intrecciano alle amicizie più intime ed è così che la vita di Marisa, condivisa negli anni con suo marito Franco, diventa l’acuta testimonianza di un’Italia che cambia sotto ai loro occhi, stagione dopo stagione”.

Di grande interesse sono il repertorio iconografico, la bibliografia e le 46 schede esplicative a commento ed a sostegno della narrazione: a dimostrazione di un lungo ed approfondito lavoro di ricerca e documentazione. E quanto questo volume sia rilevante per gli innamorati dell’ Arte lo testimonia lo stesso Riolfo Marengo:” I contenuti informativi – dice lo studioso- che affiancano con opportune finestre la narrazione sono una occasione per mettere in risalto figure storiche come il Bianco, Salino, De Salvo, Ivos Pacetti, Tullio, solo per nominarne alcuni. Si tratta di una memoria attiva in cui tutto rivive, vortica e ci commuove. Grande rilievo hanno naturalmente Carlo Cardazzo e Milena Milani. A loro si devono i capolavori conservati nella Fondazione che li ricorda nella Pinacoteca civica di Savona, di cui, accanto a me, Lorenza Rossi è attiva consigliera”.

Lorenza Rossi, che è docente di Storia dell’ Arte nelle Superiori, ha scritto saggi e monografie su artisti moderni e contemporanei ed è curatrice di mostre.

Il suo volume, edito dalle Edizioni Cappello, è arricchito da immagini inedite e da un’ampia bibliografia che ripercorre anche i testi redazionali pubblicati sui maggiori quotidiani in quegli anni.

Insomma si tratta di un libro davvero imperdibile per coloro che fossero appassionati di Arte italiana del Novecento.