Il pane e le rose. CCNL imprese di pulizia, servizi integrati e multiservizi: sindacati pronti alla mobilitazione

Pulizia

Fronte sindacale compatto nella vertenza che coinvolge i 600mila addetti del settore imprese di pulizia, servizi integrati e multiservizi, prevalentemente in regime di appalto, in attesa del rinnovo del contratto nazionale di lavoro scaduto il 30 aprile 2013. Oltre 400 delegati chiamati a raccolta in Assemblea Unitaria a Roma dalle federazioni di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltrasporti, hanno dato mandato alle segreterie nazionali ad organizzare la mobilitazione del comparto dei servizi privati in appalto, particolarmente esposto alle logiche del massimo ribasso e al dumping contrattuale, con le inevitabili ripercussioni sui livelli occupazionali e retributivi nonché sulla drastica riduzione dell’orario di lavoro.

L’attivo unitario dei delegati ha dato mandato di avviare una campagna informativa attraverso la convocazione di assemblee in tutti i luoghi di lavoro per denunciare lo stallo in cui versa la vertenza e alle segretarie nazionali di predisporre l’indizione di tutte le iniziative sindacali utili a sbloccare la trattativa finanche alla proclamazione dello sciopero nazionale.  Le segreterie nazionali dei sindacati di categoria Cgil Cisl Uil rivendicano il rinnovo della contrattazione nazionale a quasi cinque anni dalla scadenza, in un settore, quello dei servizi di pulizia e servizi integrati/multiservizi, che vive una fase di sviluppo costante con un fatturato pari a circa 135 miliardi di euro annui secondo i più recenti dati di una associazione imprenditoriale del comparto.

È opinione unanime dei rappresentanti sindacali dei lavoratori che sia necessario imprimere una svolta al negoziato, in stallo da diversi mesi, volto al rinnovo di un contratto collettivo nazionale e alla riqualificazione professionale dell’intero comparto delle imprese di pulizia, servizi integrati/multiservizi.

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Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltrasporti considerano diritto inalienabile dei lavoratori il rinnovo un contratto collettivo nazionale che affronti i temi già ampiamente discussi ed approfonditi nel corso delle trattative, rispetto ai quali le organizzazioni sindacali hanno elaborato delle articolate proposte sul cambio di appalto e/o affidamento di servizio nonché sui contenuti della contrattazione di secondo livello e sull’importante tema della salute e sicurezza.

Nel 2017 le trattative con le associazioni imprenditoriali di settore Anip Confindustria, Legacoop Servizi, Federlavoro e Servizi Confcooperative, Unionservizi Confapi e Agci, hanno registrato uno stop, con la conseguente proclamazione di una giornata di sciopero nazionale. La protesta era stata indetta contro le inaccettabili proposte imprenditoriali avanzate al tavolo di confronto su salario, sul trattamento economico della malattia (con il peggioramento dell’istituto contrattuale sia in termini di riduzione del periodo di comporto, sia con la penalizzazione del pagamento dei primi tre giorni di malattia), sul cambio di appalto (con la definizione del concetto di discontinuità per evitare l’applicazione dell’art. 2112 del Codice Civile e il trasferimento del personale nella successione e/o sostituzione tra imprese appartenenti alla stessa Ati, Rti, Consorzio, subappaltatori, ecc. senza prevedere la disapplicazione del contratto a tutele crescenti, come invece concordato in precedenza) e sulle condizioni di lavoro per i nuovi assunti (con il mantenimento al primo livello per un tempo superiore a quello attualmente previsto e la riduzione dei giorni di ferie).